Sport, 18 ottobre 2019
Nato a Zurigo, star dell’NBA e oppositore di Erdogan: “Ricevo minacce di morte da anni”
L’incredibile storia di Enes Kanter che per le sue idee sta subendo gravi conseguenze personali: il suo passaporto gli è stato ritirato
BOSTON (USA) – Non deve essere facile vivere così, non deve essere facile convivere con persone della tua stessa nazionalità che ovunque tu sia ti urlano in faccia di essere un “traditore”. Eppure Enes Kanter si sta abituando a tutto questo: il 27enne giocatore dei Boston Celtics ovunque va viene offeso, cacciato e insultato per le sue idee contro il regime di Erdogan. Lui, turco di nascita, nato in Svizzera.
“Ho ricevuto minacce di morte per anni”, ha spiegato al “Boston Globe”. “In estate ho partecipato a circa 50 campi di basket per bambini in giro per gli USA e i diplomatici turchi hanno cercato di contattare gli organizzatori degli eventi, intimidendoli per cancellarli. Due settimane fa i ministri turchi erano a New York, hanno visitato i membri della comunità turca e si sono vantati perché mi stavano
inseguendo negli Stati Uniti e mi stavano cancellando gli eventi”.
Lui, nato a Zurigo è apolide, il suo passaporto gli è stato confiscato dal governo di Ankara e nel 2021 vuole diventare americano.
Erdogan lo ha definito il “nemico numero 1”, perché sostenitore di Fetullah Gülen: nel 2016 venne indicato anche come terrorista dal governo turco per il suo appoggio all’opposizione.
Kanter però ha sempre guardato avanti, seguendo le sue idee, definendo Erdogan l’”Hitler del nostro secolo”. “Uso il palcoscenico del basket per fare in modo che si parli della crudeltà e del disprezzo di Erdogan per i diritti umani”, aveva spiegato al “Times” nel 2018. Parole che lo hanno messo nel mirino e che, ovviamente, gli stanno creando non pochi problemi.