Visto che il presidente della sezione PS di Lugano Raoul Ghisletta insiste nel pubblicizzare la vicenda della naturalizzazione dell’imam di Viganello sospesa dalla Confederazione, è opportuno ripetere alcuni dati di fatto.
1) Nella seduta di Consiglio comunale di martedì sera, Ghisletta ha perso il controllo e si è prodotto in un intervento oltraggioso nei confronti del sottoscritto (che di certo non ci perde il sonno di notte, anzi), del Mattino della domenica, del Sindaco e del Municipio. Al punto da venire perfino richiamato all’ordine dalla presidente – non leghista - del Legislativo.
2) Chi accusa qualcuno di violazioni che non ha commesso rischia di doverne rendere conto in sede penale.
3) Quanto pubblicato sul Mattino a proposito della naturalizzazione dell’imam Jelassi non contiene alcun dato sensibile. Perfino i nomi dei genitori del candidato all’attinenza comunale sono stati oscurati. Le concessioni di attinenza comunale vengono votate dal Consiglio comunale in seduta pubblica e con voto palese.
4) Che fosse in corso un processo di naturalizzazione dell’imam Jelassi, al momento della pubblicazione dell’articolo del Mattino, era fatto notorio: al proposito si è espresso pubblicamente lo stesso Jelassi nella sua conferenza stampa tenutasi una settimana prima. L’interesse pubblico della vicenda è manifesto, tant’è che tutti i media vi hanno dedicato ampio spazio.
5) I rapporti della commissione delle Petizioni relativi alla concessione dell’attinenza comunale non sono documenti del municipio. Sono documenti del Consiglio comunale. Vengono consegnati, quale documentazione preparatoria alle sedute del CC, a 60 consiglieri comunali, 7 municipali e sono inoltre in possesso di un numero imprecisato di funzionari comunali.
6) Il sottoscritto non ha trasmesso il rapporto in questione, che è dell’inizio 2016, alla redazione del Mattino: non ne ero più in possesso da anni e nemmeno ne ricordavo