Ticino, 23 gennaio 2020

Infermiere accusato di omicidio, tre ammonizioni e due licenziamenti all'OBV

L’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha incontrato oggi i media per fare il punto della situazione sulla vicenda dell’ex infermiere dell’Ospedale Regionale di Mendrisio Beata Vergine (OBV), il cui agire all’interno del nosocomio è oggetto di un’inchiesta penale tuttora in corso. A metà ottobre 2019, l’EOC aveva finalmente ottenuto l’accesso a parte della documentazione dell’inchiesta penale, limitatamente agli scopi di un’indagine interna, e il divieto d’informare imposto a suo tempo dall’Autorità inquirente era stato tolto. Ciò ha permesso di avviare gli accertamenti interni – coerentemente alle tempistiche e alle procedure previste dai regolamenti EOC – che hanno evidenziato un agire incompatibile con gli standard comportamentali ed etici dell’Ente da parte di cinque colleghi dell’ex infermiere. L’EOC, sulla base dei propri regolamenti, ha sanzionato questi comportamenti: due collaboratori sono stati licenziati e tre ammoniti.

Per quanto assolutamente inadeguati, tali comportamenti sono circoscritti all’utilizzo inopportuno di servizi di messaggistica istantanea (WhatsApp) e alla modalità di interazione con pazienti e colleghi, che in nessun modo hanno messo a repentaglio la sicurezza dei pazienti. La Direzione generale dell’EOC e dell’OBV, profondamente dispiaciute per quanto successo, rinnovano ai pazienti e ai famigliari la loro vicinanza, la solidarietà e la disponibilità per fornire tutto il sostegno necessario. Ricordiamo che le presunte azioni dell’ex infermiere del Reparto di Medicina 1 dell’OBV erano emerse nel novembre del 2018.

L’EOC aveva subito sospeso e poi licenziato l’infermiere in questione e parallelamente aveva segnalato il caso all’Ufficio del Medico cantonale e al Ministero pubblico, che, per le esigenze dell’inchiesta penale, aveva ingiunto all’EOC di mantenere l’assoluto silenzio sui fatti, sia al proprio interno, sia nei confronti dei pazienti e dell’opinione pubblica. Durante l’odierna conferenza stampa svoltasi nella sede dell’OBV a Mendrisio, alla quale hanno partecipato il presidente del Consiglio di amministrazione dell’EOC Paolo Sanvido, il direttore Pierluigi Lurà e il direttore sanitario Brenno Balestra dell’OBV, è stato ribadito il principio
della tolleranza zero dell’EOC nei confronti di comportamenti inappropriati da parte dei propri collaboratori. Sebbene non paragonabili ai gravissimi fatti attribuiti all’imputato e oggetto dell’inchiesta penale, l’EOC ha riconosciuto la gravità di quanto accaduto e ha preso i necessari provvedimenti, in linea con i propri regolamenti interni. Le sanzioni interessano 5 collaboratori di un reparto e non devono gettare il discredito sull’insieme del personale curante, impegnato ogni giorno a dare il meglio di sé per il bene del paziente.

Piena collaborazione con gli inquirenti

Durante la conferenza stampa si è ricordato che l’EOC/OBV ha collaborato fin dall’inizio con l’Autorità di vigilanza e con il Ministero pubblico, al quale ha fornito tutti i documenti richiesti per l’inchiesta penale, attenendosi inoltre scrupolosamente al divieto di informare. L’accesso a una parte degli atti dell’inchiesta penale ha finalmente permesso di avviare l’indagine interna. Sono così stati evidenziati azioni e atteggiamenti di alcuni infermieri contrari ai principi comportamentali, etici e deontologici che da sempre l’EOC difende e promuove. Proprio per questo nei confronti di cinque collaboratori sono state prese le misure previste dai regolamenti dell’EOC, che vanno dal licenziamento immediato all’ammonimento.

L’indagine prosegue

L’indagine interna proseguirà. Essa si propone di valutare il sistema di gestione e conduzione del reparto nel suo insieme e di porre l’accento sui meccanismi che permettono ai collaboratori di rilevare e conseguentemente segnalare comportamenti o azioni non appropriate. Sarà premura dell’Ente informare adeguatamente sugli sviluppi dell’inchiesta sia i propri collaboratori, sia l’opinione pubblica.

Vicinanza nei confronti dei pazienti e dei loro famigliari

Le Direzioni dell’EOC e dell’OBV, profondamente dispiaciute per quanto accaduto, rinnovano la propria vicinanza e solidarietà ai pazienti e alle loro famiglie toccati dalla vicenda. La Direzione dell’OBV resta a disposizione dei pazienti e dei loro famigliari per qualsiasi ulteriore informazione o necessità in relazione all’accaduto.

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