Mondo, 27 gennaio 2020
Elezioni regionali in Italia, Emilia Romagna alla sinistra mentre il centrodestra vola in Calabria. Crollo M5S
Nelle elezioni regionali che si sono tenute ieri in Italia l'Emilia Romagna resta in mano alla sinistra, mentre il centrodestra strappa alla sinistra la Calabria. Al termine di un'accesa campagna elettorale, che dal piano regionale ha spesso sconfinato su quello nazionale, il governatore uscente Stefano Bonaccini inacassa il 51,39% delle preferenze e vince sulla leghista Lucia Borgonzoni (43,68%). In Calabria, invece, netta la vittoria del centrodestra con la candidata Jole Santelli che spazza via la sinistra con il 55,82% e stacca lo sfidante Pippo Callipo fermo al 30,33%. Se quindi una regione è stata vinta dal centrosinistra e l'altra dal centrodestra, a piangere è invece il Movimento 5 Stelle i cui candidati hanno raccolto pochissimi consensi, con Simone Benini che in Emilia Romagna incassa solo il 3,6% e Francesco Aiello in Calabria fa poco meglio con il 6,7%.
E se il Movimento 5 Stelle è andato incontro a un vero e proprio tracollo, che conferma la tendenza di un logorio che dalle elezioni politiche del 2018 in poi è diventato una costante, sia il centrodestra che il centrosinistra cantano vittoria.
"In Emilia Romagna il problema non è vincere, è stravincere", aveva azzardato il leader della Lega Matteo Salvini nei giorni scorsi, che nemmeno di fronte ai primi risultati negativi per la sua candidata indietreggia,
perché, come lui stesso spiega in una conferenza stampa convocata a spoglio iniziato da appena un'ora, assicura di averci messo "il sangue e l'anima" pur di provare di portare a casa un risultato che sarebbe stato a dir poco storico. "Che dopo settant'anni la partita sia stata aperta fino all'ultimo per me è importante", afferma Salvini secondo cui quella per espugnare l'Emilia Romagna, una delle regioni italiane storicamente più a sinistra, "è stata una cavalcata eccezionale, emozionante, commovente e stancante come poche". D'altronde, di fronte alla sconfitta della candidata leghista resta il fatto che la Lega di Salvini risulta il secondo partito più votato in Emilia Romagna subito dopo il Partito democratico. E subito Salvini traccia le conseguenze del voto di domenica sul governo. "Il Movimento 5 Stelle è scomparso - conclude - qualcosa domani a Roma cambierà".
Conclusione simile l'ha fatta, seppur di segno opposto, anche il leader del PD Nicola Zingaretti, rinfrancato dal risultato incassato e dal contemporaneo tracollo dei 5 stelle, già si presenta come l'azionista di maggioranza dell'esecutivo: "Possiamo dire che il 4 marzo 2018, quando tutta l'Italia parlava di un bipolarismo Lega-M5S, è alle nostre spalle...".