Opinioni, 17 febbraio 2020
Sì ad un'immigrazione moderata
Secondo gli ultimi dati statistici dell’anno 2019 gli immigrati sono stati ben 55'000, un numero che equivale alla popolazione del distretto di Locarno, mentre 14'000 sono state le richieste di asilo. Forse su una popolazione di 9 milioni, non sembrano numeri eccessivi, eppure se si pensa che in due anni il numero di immigrati aumenta di circa 100'000 unità, una popolazione totale di 10 milioni sarebbe presso che alle porte.
Un flusso d’immigrazione così spropositato è insostenibile per un piccolo paese come la Svizzera, solamente “grazie” alla libera circolazione delle persone in Svizzera nell’ultimo decennio un milione di immigrati è venuta ad insediarsi nella confederazione.
Il testo di questa iniziativa richiede che la costituzione federale venga completata con un articolo (121b) in cui principalmente si richiede che la Confederazione Svizzera possa gestire autonomamente l’immigrazione, nello stesso modo in cui lo faceva prima degli accordi
di libera circolazione delle persone entrato in vigore il 1 giugno 2002.
Secondo la sinistra e il centro questa iniziativa è dannosa per gli accordi CH-UE, fandonie! Solamente 6 accordi bilaterali sui 120 stipulati tra Svizzera e Unione Europea verrebbero toccati da questa iniziativa, mentre gli altri rimarrebbero normalmente in vigore. Non sembra affatto spropositato ed estremo come il triciclo PLR-PPD-PS ci fa credere con le loro fandonie. Inoltre all’entrata in vigore della libera circolazione il Consiglio Federale parlava di 10000 immigrati all’anno, mentre oggi sono pressoché quintuplicati.
Nel mese di febbraio 2014 è stata votata l’iniziativa contro un’immigrazione, ma nonostante il risultato sembra che essa non sia ancora stata applicata! È giunto il momento di applicare quanto votato, e nei restanti tre mesi convincere la popolazione a votare SÌ ad un’immigrazione moderata.
Marco Grassi
Lega dei Ticinesi