Ticino, 25 febbraio 2020

Coronavirus, "venga omesso il rito di scambio della pace"

Niente rito dello scambio della pace e via l’acqua benedetta dalle acquasantiere. Sono solo alcune delle contromisure attuate dalla Curia di Lugano per far fronte all’emergenza coronavirus. Lo si apprende da un comunicato firmato dal vescovo Valerio Lazzeri.

“Facendo seguito alle indicazioni di Consiglio di Stato e del medico cantonale – si legge nella nota –, il vescovo Valerio Lazzeri ha disposto che su tutto il territorio diocesano vengano adottate le seguenti misure:

- i presbiteri e gli animatori liturgici che avvertono sintomi influenzali sono dispensati dai loro doveri e devono rimanere a casa

- nella celebrazione eucaristica i fedeli ricevano la Comunione sulla mano e non in bocca

- se vi sono più sacerdoti celebranti, essi si
comunichino alle due specie eucaristiche per intinzione (compreso chi presiede). L’ultimo concelebrante che si comunica, consumi il Sangue di Cristo

- venga omesso il rito dello scambio della pace

- si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere

- è importante che tutte le persone impegnate nella celebrazione dell’Eucaristia si lavino accuratamente e più volte le mani con il sapone o con un liquido igienizzante

- i presbiteri, i diaconi e i ministri straordinari della Comunione, immediatamente prima di distribuire il Corpo di Cristo ai fedeli, si lavino le mani, possibilmente con un liquido igienizzante”.

Le misure appena elencate entrano in vigore con effetto immediato e sono valide fino a nuovo avviso.

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