TICINO - Il dibattito sul Consuntivo cantonale 2024 è stato, come da tradizione, teatro di polemiche prevedibili e attacchi contro i due Consiglieri di Stato leghisti. Ma il vero nodo politico riguarda un altro tema: il 28 settembre i ticinesi saranno chiamati a votare su due iniziative popolari legate alla cassa malati, una promossa dalla Lega e l’altra dal Partito socialista. Nessuna delle due avrà un controprogetto: la battaglia si giocherà su visioni radicalmente diverse del ruolo dello Stato e della fiscalità.
La proposta della Lega, che prevede sgravi fiscali per chi è costretto a spendere cifre importanti per i premi cassa malati obbligatori, si rivolge al ceto medio escluso dai sussidi. Il principio è semplice: non tassare soldi che non ci sono più, perché già spesi per un'assicurazione imposta per legge. «Non è un regalo ai ricchi – sottolinea Lorenzo Quadri – ma un atto di giustizia verso chi finanzia i sussidi altrui con le proprie imposte».
Sul fronte opposto, l’iniziativa del PS mira a limitare i premi al 10% del reddito disponibile, ma senza toccare il meccanismo dei premi. L’effetto? Un’esplosione dei sussidi: si partirebbe da 300 milioni in più all’anno, destinati a salire fino a un miliardo. Una “tranvata” per il ceto medio, secondo l’ex capo socialista del DSS Bruno Cereghetti, che prevede aumenti tra il 50% e l’80% per chi non riceve aiuti.
«Il parlatoio ha bocciato il nostro controprogetto a tappe per due voti – denuncia il Mattino – grazie all’ennesima giravolta degli uregiatti». Il sospetto? Evitare che la Lega possa portare a casa un successo politico rilevante. La chiamata è chiara: «il 28 settembre votare SÌ all’iniziativa leghista e NO a quella del P$».
Fonte MDD, 15.6.2025