Sport, 08 marzo 2020
Lombardia chiusa e coronavirus: si ferma anche il calcio regionale!
Già due partite odierne risultano rinviate: con l’impossibilità di poter schierare giocatori provenienti dalla vicina Italia e con le limitazioni decise dal Consiglio federale il prossimo passo potrebbe essere quello di sospendere anche il calcio minore
LUGANO – L’intera Lombardia, e non solo, è zona rossa. Non si può accedere né uscire dalla Lombardia: anche chi vive in Italia e lavora in Svizzera sta vivendo con trepidazione queste ore dopo la decisione presa dal Governo italiano nella serata di ieri e firmata questa notte. Si potrà entrare lasciare la Lombardia soltanto in caso di “indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”. Resta da capire, quindi, come verranno gestiti i frontalieri che ogni mattina dalla vicina Lombardia e dal Piemonte – altra zona chiusa – entrano nel nostro Paese per lavorare.
Nel contempo, con gli sport professionistici fermi, si è ormai arrivati al punto di non ritorno anche per i campionati dilettantistici. Se fino a ieri tutte le partite dei vari campionati erano state confermate
dal medico cantonale – fino all’8 marzo – ecco che oggi sono già arrivati i primi rinvii: la sfida Coldrerio-Cadenazzo di 2a Lega e quella tra Sessa e Rapid Lugano 2, valida per la Coppa di 5a Lega, risultano rinviate.
Un rinvio dovuto a “cause di forza maggiore”, ci fanno sapere dalla Federazione Ticinese di calcio. Il rischio che i giocatori possano entrare in Svizzera dalla vicina Italia, ma che poi non possano fare ritorno nella Penisola è concreto, così come quello di non poter raggiungere il Ticino viste le restrizioni decise dal Governo tricolore.
Quelli dati fino a ieri sera sui campi di calcio del nostro Cantone, dunque, potrebbero essere stati gli ultimi calci a un pallone per un lungo, lunghissimo tempo. Un tempo contraddistinto da “una lunghissima serie di rinvii”.