Svizzera, 01 luglio 2020

"Berna, sveglia! Quarantene e controlli sanitari sul confine"

*Dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri

Sul fronte dello stramaledetto virus cinese, a livello nazionale la situazione sta peggiorando ed i contagi crescono. E’ chiaro che l’aumento dei casi di coronavirus è dovuto, oltre magari alla partecipazione a qualche manifestazione non autorizzata (vedi BLM), alla riapertura delle frontiere. Non certo alla ripresa delle attività economiche. Perché quando si lavorava con le frontiere “chiuse”, i contagi erano pochi! Ed infatti, la maggior parte dei nuovi casi sono di importazione.
 

Quindi la conclusione è sempre la stessa: ci siamo impestati per colpa delle frontiere aperte e adesso per lo stesso motivo rischiamo la seconda ondata!
 

Non imparano niente
 

Possibile che i camerieri dell’UE in Consiglio federale non imparino mai niente? Come se non bastasse, vistoche la votazione sull’iniziativa “Per la limitazione” (quella che chiede la disdetta della devastante libera circolazione delle persone) si avvicina, si terrà infatti il 27 settembre, i soldatini della casta hanno ancora il coraggio di fare propaganda per le frontiere aperte: lor$ignori cianciano che la crisi da coronavirus avrebbe dimostrato “quanto sono importanti”! Qui qualcuno non ha capito da che parte sorge il sole! Ci siamo impestati, e stiamo tornando ad impestarci, proprio per le frontiere aperte e per la libera circolazione delle persone!

Che il governicchio federale non si sogni di dichiarare un altro lockdown, perché non sta né in cielo né in terra. E perché, semplicemente, la Svizzera non se lo può permettere! Del resto, come detto, quando si lavorava con le frontiere (più o meno) chiuse, i nuovi casi di coronavirus erano pochissimi! Abbiamo visto dove siamo andati a finire con il primo lockdown: una montagna di debiti

miliardari che graverà sul groppone delle prossime generazioni. Ed il peggio, evidentemente, deve ancora arrivare.Perché nei prossimi mesi vedremo dove si andrà a finire tra aumento della disoccupazione, fallimenti a catena, eccetera eccetera!
 

Che fretta c’era?
 

Non si capisce poi il motivo dell’ultimo allentamento sulle manifestazioni da 1000 persone. Che fretta c’era di compiere questo passo? Non sarebbe stato più prudente attendere l’evolversi della situazione? O vuoi vedere che la decisione è stata presa per “venire incontro” ai razzisti e vandali del Black lives matter (BLM), con l’obiettivo di renderne meno illegali le manifestazioni e coprire, almeno parzialmente, l’inattività delle autorità cantonali e comunali che tollerano tutto? Eh già, perché se le manifestazioni illegali sono di $inistra non si interviene. Fossero state di “destra”…
 

Misure in dogana!
 

E’ evidente che adesso servono misure per limitare la mobilità con l’estero. Non ci aspettiamo che il governicchio federale chiuda le frontiere. Purtroppo conosciamo i nostri polli. Intanto ricordiamo che la Danimarca, Stato membro UE, i suoi confini li aprirà solo il 31 agosto, salvo pochissime eccezioni. Ma come minimo - ed è proprio il minimo - i camerieri bernesi di Bruxelles devono ordinare le QUARANTENE e i controlli sanitari sul confine!
 

Non ci sta bene, ma proprio per niente, che tutti i sacrifici che sono stati fatti per uscire dalla pandemia - ed il prezzo, pesantissimo, continueremo a pagarlo per decenni - vengano resi inutili perché i soldatini nel governicchio federale hanno fretta di fare entrare tutti!

*Edizione del 28 giugno 2020


Guarda anche 

Arrestato a Ginevra il presunto autore della serie di pacchi bomba

Un uomo svizzero di 61 anni è stato arrestato mercoledì a Ginevra, sospettato di essere il responsabile di una serie di attacchi con pacchi bomba che han...
17.03.2025
Svizzera

Svizzeri "spennati" anche quando fanno comande all'estero, prodotti più cari fino al 93%

È risaputo che in Svizzera la maggior parte dei prodotti e dei servizi costa di più che all'estero. Questo è il caso anche quando i prodotti veng...
17.03.2025
Svizzera

Un ex manager della Ruag avrebbe frodato decine di milioni alla Confederazione (e oggi vive nel lusso)

Un ex manager dell'azienda di armamenti Ruag avrebbe guadagnato milioni di franchi vendendo materiale della Confederazione a prezzi esagerati. Secondo quanto riporta ...
16.03.2025
Svizzera

I tagli USA alle ONG mettono Ginevra in crisi, decine di migliaia di posti di lavoro sono a rischio

Ginevra, città da decenni centro di diplomazia e sede di numerosi ONG attive a livello internazionale, sta attraversando un periodo difficile. In causa è so...
16.03.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto