Svizzera, 04 settembre 2020
"Le naturalizzazioni a Lugano sono diventate un teatrino elettorale"
Naturalizzazioni indigeste a Lugano. La Lega dei Ticinesi in riva al Ceresio ha deciso di non partecipare alle riunioni della Commissioni delle Petizioni – il cui compito è valutare le domande di richiedenti della nazionalità svizzera – e annuncia inoltre che il gruppo della Lega non voterà più alcuna richiesta di naturalizzazione.
Questo perchè la Commissione delle Petizioni, a detta dei deputati leghisti, sarebbe ormai ridotta ad un "teatrino a fini elettorali" il cui lavoro, in particolare nell’esame e nell’evasione delle richieste di naturalizzazione a Lugano, come pure della valutazione delle stesse nel plenum del Consiglio Comunale mostrerebbe diverse lacune.
"Principio alla base di ogni valutazione dei petenti e fattore determinante per l’accoglimento o meno di una tale
istanza deve - si legge nel comunicato trasmesso dalla Lega di Lugano - essere l’integrazione, sotto tutti i possibili punti di vista. Palese a nostro avviso che, nel caso citato, tali premesse sono state gravemente disattese, sia all’interno della Commissione delle petizioni sia all’interno del Consiglio comunale".
"Ai fautori – prosegue il comunicato - della incondizionata e facile concessione dell’attinenza luganese - prosegue la Lega -, va pure la colpa di aver delegittimato l’importante e preciso lavoro svolto dall’amministrazione comunale incaricata dell’esame dei singoli dossier".
"Non siamo disposti a partecipare alla svendita del nostro paese a chiari fini elettorali, il passaporto non è il libretto della cooperativa, almeno per noi." conclude il testo.