Passati i giorni di maltempo, si fanno i conti con i danni, che nonostante l'ingente quantità di acqua caduta e il vento che ha presentato raffiche molto forti, sono stati contenuti. Come mai?
MeteoSvizzera fa un confronto con altro evento di dimensioni ingenti, quella di agosto del 1978.
Ecco le conclusioni:
"Grazie alla banca dati di MeteoSvizzera, ed il suo immenso contenuto, facciamo un veloce confronto fra il 7 agosto 1978 e lo scorso venerdì 2 ottobre 2020. Salvo Cevio, tutte le stazioni di misura selezionate, vedi tabella sopra, hanno registrato accumuli di precipitazioni superiori durante l'evento recente.
Durante l’evento di scirocco l’attività convettiva era limitata, si trattava infatti di un sbarramento classico. Le intensità orarie non hanno mai superato i 25mm/h provocando un deflusso sostenuto ma evitando forti danni ai bordi dei principali fiumi.
Le intensità orarie nel 1978 si sono portate a valori ben più alti, con un massimo di 55mm/h, nelle valutazioni dell’evento si legge che queste intensità sono state probabilmente superate su ampie regioni portando a deflussi enormi in poche ore.
Il fiume Maggia nel 1978 raggiunse una portata valutata a 4000m3/s, mentre lo scorso venerdì ha avuto un suo massimo a 2337m3/s. Una portata praticamente dimezzata per un evento con maggiori precipitazioni.
Gli accumuli massimi di 24ore durante l’evento alluvionale del 1978 si fissarono attorno ai 300mm, mentre lo scorso venerdì sono caduti localmente oltre