Svizzera, 26 ottobre 2020
Elezioni a Basilea-Città, continua l'avanzata dei partiti ambientalisti
Le elezioni cantonali di Basilea-Città hanno visto tre dei cinque candidati uscenti al Consiglio di Stato riconfermati mentre al Gran Consiglio prosegue la cosiddetta onda verde che vede il partito dei Verdi e dei Verdi liberali guadagnare seggi a scapito degli altri partiti.
Al primo turno di votazioni, tre dei cinque membri uscenti del Consiglio di Stato e un nuovo candidato hanno ottenuto la maggioranza assoluta di 24'716 voti: Tanja Soland (PS) è arrivata prima, seguita da Lukas Engelberger (PPD), Conradin Cramer (partito liberale) e il consigliere nazionale Beat Jans (PS).
La liberale Stéphanie Eymann sembra essere il candidato a sorpresa in queste elezioni. Ha mancato per poco - 79 voti - la maggioranza assoluta e dovrà quindi correre al secondo turno il 29 novembre. Elisabeth Ackermann, la presidente verde del Consiglio di Stato, si è classificata solo al nono posto probabilmente azzoppata
da un controverso licenziamento in seno all'amministrazione cantonale che le è valsa diverse critiche.
Se i Verdi rischiano di rimanere esclusi dal nuovo esecutivo, in Gran Consiglio i due partiti ambientalisti sono i chiari vincitori, mentre Partito Socialista, UDC e PLR perdono diversi seggi. Con 30 seggi, il PS rimane di gran lunga il partito meglio rappresentato nel Gran Consiglio ma perde 4 rappresentanti. I Verdi sono ora il secondo partito (18 seggi, +4) mentre i Verdi liberali raddoppiano la loro rappresentanza a 8 (+4) e possono ora formare un gruppo.
Oltre ai socialisti, UDC (11) e PLR (7) sono gli altri perdenti di queste elezioni, con entrambi che lasciano 3 seggi sul terreno. Crescono gli evangelici (3, +2) e fa la sua entrata nel parlamento cantonale il piccolo partito di destra azione popolare (VA) che conquista il suo primo scranno. Con 7 seggi, il PPD mantiene immutata la sua rappresentanza.