Una larga maggioranza degli svizzeri voterebbe sì all'iniziativa popolare per il divieto del burqa in votazione il prossimo 7 marzo, stando ad un sondaggio condotto da Tamedia. Secondo la rivelazione il 63% dell'elettorato sarebbe a favore dell'iniziativa mentre il 35% la respingerebbe. Solo il 2% è indeciso.
A sostenere maggiormente l'iniziativa il canton Ticino, dove il 71% degli intervistati è a favore, contro il 66% delle regioni francofone e il 60% della Svizzera tedesca.
Per i sostenitori, l'argomento più convincente è che il burqa è un'espressione dell'Islam radicale, che non ha posto nella cultura occidentale. Per chi respinge il testo invece, le donne che indossano il burqa sono casi isolati e lo stato non dovrebbe interferire nei codici di abbigliamento privati.
Meno nette sarebbero invece le opinioni sulla legge sull'identificazione elettronica, il cui esito alle urne è molto più incerto. Secondo questo primo sondaggio, il 45% degli intervistati
è a favore della legge, il 47% è contro e l'8% non ha ancora deciso.
I sostenitori della legge sostengono che l'E-ID permetta una procedura di identificazione sicura per tutti, facilitando l'identificazione su Internet. Gli oppositori sono del parere che la concessione di una carta d'identità digitale dovrebbe rimanere nelle mani dello Stato.
Per quanto riguarda il terzo oggetto in votazione gli svizzeri sarebbero anche indecisi sull'accordo di libero scambio con l'Indonesia con i favorevoli che hanno un vantaggio ristretto con il 41% degli intervistati che si dice a favore dell'accordo, mentre il 39% è contrario. Molti ancora gli indecisi, il 20%.
Il sondaggio di Tamedia afferma che il margine di errore massimo del sondaggio su questi voti è di 1,3 punti percentuali per le stime basate sull'intero campione. Il sondaggio è stato condotto su Internet il 18 e 19 gennaio interpellando più di 15'000 persone.