Mondo, 22 febbraio 2021
Barcellona, continuano scontri e manifestazioni per l'arresto di un rapper
Sono proseguiti durante il finesettimana gli scontri a Barcelona per l'arresto di un rapper che aveva insultato il re spagnolo. "Atti multipli di saccheggio di negozi hanno avuto luogo sabato notte durante le manifestazioni violente in favore del rapper Pablo Hasél, che hanno causato danni a edifici emblematici a Barcellona", ha annunciato la polizia della seconda città della Spagna.
Nell'ennesima notte di manifestazioni e violenze in Catalogna, la quinta di fila dall'incarcerazione del rapper martedì, "si sono verificati gravi incidenti, tra cui il lancio di pietre e oggetti contundenti contro le forze dell'ordine", ha detto un comunicato dei Mossos d'Esquadra, la polizia regionale, che ha dichiarato di aver finora effettuato 38 arresti.
I manifestanti hanno eretto barricate
con bidoni dell'immondizia in fiamme e hanno danneggiato la facciata della sede della Borsa di Barcellona e il Palazzo della Musica, un edificio modernista dell'inizio del XX secolo inserito nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Pablo Hasél, rapper 32enne, è stato condannato a nove mesi di prigione per apologia del terrorismo, per aver definito in un tweet il re Juan Carlos I un "mafioso", per aver lodato persone coinvolte in attentati e accusando la polizia di aver ucciso e torturato migranti e manifestanti.
Il suo arresto ha riaperto il dibattito sulla libertà di espressione in Spagna e rafforzato le differenze all'interno della coalizione di governo tra i socialisti del presidente Pedro Sanchez e il partito di sinistra radicale Podemos, che sostiene le proteste.