Sport, 13 giugno 2021

Svizzera tanto fumo… ma l’arrosto?

L’1-1 incamerato ieri contro il Galles, nell’esordio all’Europeo, non può soddisfare la squadra di Petkovic

BAKU (Azerbaigian) – Tanto possesso palla. È vero. Tante occasioni da rete. È vero. Un gol annullato per pochi centimetri al luganese Mario Gavranovic. È vero. Ma alla fine, il campo ha detto la sua: la Svizzera, ieri, non è andata oltre l’1-1 contro il Galles. In tanti indicata come la Cenerentola del girone A, quello che comprende anche l’Italia e la Turchia, di Euro 2020. E allora… c’è pochino da festeggiare.
 
Difficile da capire i perché di un pareggio, in cui Shaqiri e compagni hanno tenuto il gioco in mano per quasi 70’, andando anche in vantaggio con un Embolo ispiratissimo nel secondo tempo, per poi sparire, abbassarsi, chiudersi in area di rigore contro i Dragoni che, oltre ad alzare il loro baricentro, non aspettavano altro. La rete del pareggio di Woods su calcio d’angolo (ma guarda un po’ che strano…) era praticamente nell’aria, si respirava, si poteva quasi toccare, prima di vederlo concretizzarsi.
 
Per passare il turno servirà ben altro atteggiamento e ben altra
qualità sia mercoledì quando la Nazionale scenderà in campo a Roma contro l’Italia – rullo compressore venerdì contro la Turchia – sia contro gli stessi turchi a Baku domenica prossima. Lasciando da parte il discorso dei viaggi, dei 4'500 km che ci sono tra le due capitali (discorso davvero con poco senso e che sembra più un alibi in caso di uscita dall’Europeo già nella fase a gironi), c’è da elogiare la gran prestazione di Mbabu, davvero molto bravo e sempre propositivo, mentre va tirato qualche orecchio alla nostra difesa: come è possibile perdere il blocco in favore di Woods al momento della rete del pareggio?
 
Un applauso importante va fatto a Mario Gavranovic: il luganese in 10’ ha fatto molto di più di Seferovic – in fase offensiva – negli altri 80, andando anche a bersaglio sulla sponda di Embolo. Peccato che la VAR (ah, se non ci fosse la tecnologia) abbia evidenziato quei pochi centimetri di fuorigioco che hanno ricacciato in gola l’urlo di gioia a tutti noi…

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