Svizzera, 22 luglio 2021
Martullo-Blocher chiede di costruire una nuova centrale nucleare, "altrimenti ci mancherà elettricità in inverno"
La Svizzera non può fare a meno dell'energia nucleare. È quanto sostiene la consigliera nazionale UDC Magdalena Martullo-Blocher, che ritiene che la Svizzera non solo dovrebbe mantenere le centrali attuali, ma anche costruirne una supplementare. Chiede persino la costruzione di una nuova centrale elettrica, ha detto giovedì in un'intervista al Blick.
Secondo Martullo-Blocher, che si esprimeva in un'intervista sul Blick, "oggi l'elettricità in Svizzera è prodotta quasi esclusivamente da centrali idroelettriche e nucleari. Con l'abbandono del nucleare, ci mancherà un terzo dell'elettricità". Da dove verrà l'energia mancante, si chiede, citando l'aumentato bisogno di elettricità che si prevede derivi dal previsto aumento delle auto elettriche e dalla digitalizzazione. E secondo lei l'energia solare non è un'alternativa. "I pannelli solari producono elettricità solo in estate. Cosa succederà allora in inverno?".
Per Martullo-Blocher, il Consiglio federale è consapevole del problema perché prevede di importare fino al 40% dell'elettricità dall'Europa in inverno. Questo è "irrealistico", secondo Magdalena Martullo-Blocher.
Sostiene che anche l'UE ha problemi di approvvigionamento, soprattutto perché vuole allontanarsi dal carbone. "È totalmente irrealistico pensare che l'UE continuerà a fornire la Svizzera in inverno, quando tutti hanno comunque bisogno di più elettricità. Dobbiamo organizzarci".
Di conseguenza, il capo del gruppo EMS Chemie e figlia di Christoph Blocher chiede che il ministro dell'energia, Simonetta Sommaruga, si prenda "le sue responsabilità" per evitare qualsiasi penuria. "Non possiamo permetterci di fermare il nucleare e perdere un terzo della nostra produzione di elettricità", ha detto. Perciò propone non solo la costruzione di una nuova centrale, ma anche l'estensione della vita di quelle esistenti di almeno 10 anni.
Prolungare la vita delle vecchie centrali ha un costo. "Ma rispetto alle interruzioni di corrente che paralizzerebbero tutta la Svizzera, non è molto", dice. Per quanto riguarda la volontà del popolo di abbandonare il nucleare, Magdalena Martullo-Blocher ribatte: "Abbiamo anche la responsabilità di mantenere la promessa sancita dalla legge sull'energia di garantire alla popolazione una fornitura completa di elettricità".