Ticino, 24 agosto 2021
Il Cantone: "Autogestione fenomeno luganese"
Il Cantone non pare intenzionato a chinarsi in maniera attiva sulla questione dell’autogestione. Rispondendo a una mozione di Galeazzi, spiega infatti che “è un’esperienza che si tiene nel Luganese, distinta da altre situazioni analoghe. È un’esperienza localizzata sul territorio, che si è sviluppata a Lugano o quantomeno nel Luganese per scelta delle persone promotrici di quell’aggregazione sociale”: non va dunque cantonalizzata.
Lancia anche una frecciatina a Lugano: “Confermiamo la volontà di collaborare a trovare un’alternativa di localizzazione

dell’autogestione luganese benché non possa non essere rilevato che sia la stessa Città di Lugano ad aver di fatto sciolto la convenzione nella quale era contenuto l’impegno del Governo in questa direzione”.
Per ora non ritiene necessario istituire task force o gruppi di lavoro. Prima serve per Bellinzona un dialogo con gli autogestiti, cui non vanno però imposte forme di gestione in cui non si riconoscono. Non è nemmeno possibile individuare una sede per loro senza che siano d’accordo: è possibile proporre ma servirà il consenso dei molinari.