Svizzera, 26 ottobre 2021

Da cinque anni è in assistenza, ma gira con una porsche (e ora è fuggito)

Dovrebbe comparire martedì davanti al tribunale penale di La Côte, nel canton Vaud, ma probabilmente non sarà presente. Secondo quanto riportato ieri dal portale "24 heures" lunedì, un cittadino francese sulla cinquantina ha truffato il centro sociale regionale di Morges per cinque anni dopo aver incassato circa 155'000 franchi come reddito di integrazione (RI), mentre possiede tre auto di lusso, tra cui due Porsche, una Cayenne e una Boxster.

L'uomo riceveva 1'110 franchi al mese per vivere, più un supplemento di 980 e 1300 franchi per l'alloggio. In realtà, viveva con dei parenti e subaffittava l'appartamento di 4,5 stanze che gli era stato assegnato a Préverenges. Linchiesta ha stabilito che affittava camere per un prezzo compreso tra 700 e 1400 franchi. Tuttavia, il tribunale non è stato in grado di stabilire la quantità totale di denaro che l'imputato
ha incassato in questo modo. Aveva anche una carta di credito con cui pagava l'importo massimo di più di 6'600 franchi all'anno per la sua polizza pensionistica.

Ma, dopo cinque anni, le autorità lo hanno scoperto e l'uomo è stato arrestato. Nel 2020 era stato posto in carcere per 59 giorni, per poi far perdere le sue tracce una volta liberato. Doveva comparire a dicembre tribunale, ma non si è presentato. Rimane accusato di frode per mestiere, falsificazione di titoli e violazione dell'obbligo di mantenimento. "24 heures" sottolinea che il centro sociale regionale di Morges tratta 1'400 casi ogni anno e che due ispettori sono mobilitati per stanare gli imbrogli, in particolare nella riscossione del reddito minimo d'integrazione, che rappresenta 22 milioni di franchi all'anno. 25 indagini sono state aperte nel 2020 e 16 volte sono stati riscontrati casi di frode.

Guarda anche 

Un litigio per un parcheggio si trasforma in una saga giudiziaria

Che fare quando qualcuno lascia la macchina nel proprio posteggio privato? Bloccare l'uscita dal parcheggio in modo da punire il trasgressore potrebbe sembrare una so...
10.04.2025
Svizzera

“Vota la figlia della mia amica”. Ecco la nuova truffa su WhatsApp

LUGANO – Dopo quella del ‘falso curriculum’, con tanto di chiamata registrata, ecco una nuova truffa che sta imperversando sui telefonini, questa volta ...
07.04.2025
Magazine

Marine Le Pen ottiene un processo in appello in tempi rabbreviati, "sono sempre candidata alle presidenziali"

Condannata lunedì in primo grado nel caso degli assistenti degli eurodeputati del Rassemblement National (RN), la leader del partito Marine Le Pen ha ottenuto un p...
02.04.2025
Mondo

La madre accusata di aver ucciso la figlia condannata a 18 anni di carcere

Lunedì la Corte suprema del cantone di Berna ha dichiarato colpevole dell'omicidio della figlia di otto anni una madre e l'ha condannata a 18 anni di carce...
25.03.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto