LUGANO - Per il decimo anno consecutivo tornano gli Oscar e i Tapiri al calcio ticinese. Un pagellone che tiene conto dell’anno solare e riguarda dirigenti, allenatori e calciatori di casa nostra oppure ticinesi che si sono messi in evidenza Oltre Gottardo (due nomi a proposito: Mauro Lustrinelli e Antonio Marchesano).
Un appuntamento pre-festivo imperdibile che vanta diversi tentativi di imitazione e spesso ha suscitato vibrate proteste da parte di chi non ama l’ironia e pensa che non si possa “scherzare” sulla materia sportiva e in particolare quella pedatoria. Del resto non stupiamoci, questo è un Cantone molto particolare e diremmo rancoroso: lo abbiamo capito da tempo, da quando cioè la nostra redazione riceve lettere di dissenso o mail di totale avversione verso i nostri Oscar e Tapiri. Ma noi, attapiratissimi, tiriamo avanti imperterriti. A proposito: anche quest’anno Angelo Renzetti si è preso la scena. Come succede ormai da 10 anni. Buona lettura.
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Mattia Croci Torti
I risultati parlano per lui: dopo 17 giornate, e alla vigilia dell’ultima partita della prima fase di campionato, il Lugano occupa il terzo posto in classifica con 30 punti. Mai successo nel recente passato. Ma non solo: il tecnico di Vacallo ha svolto il suo lavoro con grande professionalità e umanità, creando un gruppo solido e unito. Con idee calcistiche proprie, che ha saputo sviluppare o evolvere a secondo delle necessità. Rivelazione. Come disse Angelo Renzetti, “Mattia è l’uomo giusto al posto giusto”. E se lo dice il suo ex presidente, qualcosa di vero ci sarà pure. Di certo il tecnico bianconero è una delle rivelazioni stagionali.
Antonio Marchesano
Se dopo 13 anni lo Zurigo è tornato a volare (è primo!), il merito è anche dell’ex fantasista granata, leader del centrocampo ed elemento imprescindibile per il tecnico tedesco Breitenreiter. Nota bene: Antonio ha messo a segno 8 reti e fornito una miriade di passaggi illuminanti per i compagni. È ormai considerato uno dei giocatori più decisivi del campionato. E chissà che in futuro il buon Murat Yakin non decida di dargli una chance in Nazionale. Non crediamo di esagerare, se diciamo che la meriterebbe. In attesa di un’altra chiamata importante a livello di club (Francia o Italia)
Mauro Lustrinelli
Dopo aver portato la nazionale Under 21 agli scorsi campionati europei di categoria, il coach di Giubiasco sta mettendo in cantiere un altro capolavoro. La sua squadra é infatti al comando delle qualificazioni per la prossima rassegna giovanile che andrà in scena nel 2023. Attualmente nel gruppo E occupa la prima posizione davanti all’ Olanda, che però ha una partita in meno. Il bilancio? Sei partite, cinque vittorie ed un pareggio. E una differenza reti spettacolare (15 reti fatte, 2 sole subite). Insomma il cammino verso Romania e Georgia 2023 è tracciato. L’avvenire sorride a Lustrinelli.
Angelo Renzetti
Oscar alla carriera per l’ex presidente del Lugano che in dieci anni ha saputo trasformare la società e portare la squadra nella massima serie nazionale (senza dimenticare la finale di Coppa Svizzera persa nel 2016 e le due partecipazioni all’Europa League). Un percorso, quello del dirigente locarnese, lastricato di ostacoli: dalla mancanza di fondi, a situazioni sportive non sempre facili da gestire, vedi i diversi cambi di allenatore. Renzetti in questo lasso di tempo ha dovuto sbrigarsela da solo: la piazza luganese non lo ha mai praticamente aiutato, come se il suo progetto non interessasse. Alla fine, però, l’ex presidente si è preso la sua rivincita. Fatti e non parole.
Mattia Bottani
Talento, classe, guizzi ubriacanti al servizio di un Lugano che senza di lui fatica. Il 2021 è stato oltremodo positivo per il numero 10 bianconero, che con le sue giocate ha portato la sua squadra a livelli difficilmente pensabili sino a qualche stagione fa. Mattia ormai è maturato ed è in grado di assumersi le responsabilità che un leader dovrebbe avere. Durante l’anno solare (al netto di qualche infortunio) ha sempre mantenuto un rendimento costante, con rari momenti di appanamento come invece succedeva in passato. Ha segnato qualche rete in più del solito e ciò non guasta. Ma continuare a tirare in ballo la storia del suo scarso feeling con il gol non ha senso. Ogni giocatore ha dei limiti. Mattia li nasconde con un gioco vivace e spettacolare.
FC Paradiso
Nel primo vero campionato di Prima Classic, il Paradiso si piazza là davanti con le migliori. La squadra ceresiana è seconda dietro al Baden (un solo punto le divide: 31 a 30) e si candida quanto meno alle finali. Un traguardo certamente ambizioso per il club diretto dal presidente Antonio Caggiano. Il finale del girone d’andata è stato semplicemente spumeggiante: un pareggio e 4 vittorie di fila! Il tecnico Fernando Cocimano ha vissuto sul filo del rasoio (ad un certo punto ha rischiato il licenziamento) ma poi ha saputo rispondere alle sollecitazioni del patron paradisense. Una nota di merito, non poteva mancare, al difensore Daniele Russo, veterano del calcio ticinese, e leader della squadra.
FTC
Non sempre in passato la Federazione ticinese calcio ha dato dimostrazione di efficienza e lungimiranza ma stavolta merita un elogio per la linea dura adottata nei confronti degli intolleranti e dei violenti. La rissa fra Semine