LUGANO – Dopo una regular season tormentata, fatta di alti e bassi, di infortuni e ricadute, di vittorie e sconfitte (troppe), il Lugano ora si gioca il tutto e per tutto in pochissimi giorni. A conti fatti, domenica sera la stagione dei bianconeri potrebbe anche chiudersi del tutto, lasciando ovviamente l’amaro in bocca a tutti i suoi tifosi e allo staff tecnico e dirigenziale per quello che si sarebbe potuto vedere da settembre in poi e che invece, per diversi motivi, non è stato. D’altro canto, invece, i sottocenerini potrebbero chiudere la contesa contro le Aquile tra domenica e martedì, rilanciando la loro stagione e tornando a imprimere timore un po’ a tutte le altre formazioni del nostro campionato.
Come ovvio che sia, bisogna fare un passo alla volta e il primo passo risponde al nome del Ginevra e delle temibili Les Vernets, dove le Aquile non perdono da 15 (!) partite consecutive. E pensare che lo stesso Lugano, nel loro primo scontro diretto stagionale, era riuscito a imporsi nella città di Calvino per 5-3. Era il 18 settembre scorso. Ma anche i granata sono stati in grado di sbancare la Cornèr Arena, imponendosi per 4-1 il 30 ottobre, ovvero nel peggior periodo possibile dell’annata bianconera. Gli altri due incroci, invece, hanno sempre premiato la squadra di casa: il Lugano si è imposto sulle rive del Ceresio per 3-0 il 30 novembre, mentre la truppa ginevrina ha fatto sua l’ultima contesa, l’8 marzo, per 3-2.
Dando uno sguardo alle statistiche dei singoli giocatori, se i numeri dei due Top Scorer bene o male si assomigliano (51 i punti di Arcobello, con 22 reti e 29 assist, contro i 58 dell’onnipresente Tommernes, con 10 reti e 48 assist) ciò che fa temere il peggio sono i punti messi assieme dagli stranieri delle due formazioni. Dietro ai 51 punti di Arcobello, ecco i 27 di Carr, che ha dovuto saltare diverse settimane di campionato per la commozione cerebrale subita a inizio stagione, i 25 di Josephs, i 24 di Boedker (con 4 reti!), i 6 di Prince e l’unico punto firmato da Abdelkader. Il Ginevra, invece, risponde con i 58 punti del difensore svedese, con i 54 di Winnik, i 47 di Filppula e i 39 di Vatanen. Numeri pazzeschi che gli stranieri bianconeri possono solo sognarsi. Ecco a cosa dovrà stare attenta la truppa sottocenerina!
Per quanto concerne i portieri, nella speranza che Schlegel sia abile per riprendere il suo posto tra i pali, possiamo dire che l’estremo difensore bianconero e Descloux hanno bene o male gli stessi numeri. L’ex Berna, infatti, viaggia con una media di 2.55 reti subite a partita, col 91.30% di parate. L’ex Ambrì, invece, risponde con 2.38 gol incassati di media a una percentuale del 92.16%.
Insomma, la serie si preannuncia equilibrata, col fattore pista che potrebbe anche saltare, ma è evidente che il Lugano per avere la meglio dovrà chiedere un grande sforzo non solo alla sua difesa, per contenere gli stranieri ginevrini, ma anche ai suoi giocatori di importazione, altrimenti la strada si farà clamorosamente in salita.