Sport, 02 giugno 2022

Non chiamatele femminucce: la pole dance è roba da duri

Simona Marchi ci introduce in un mondo fatto di sacrificio, sudore e sensualità

TAVERNE - Prendete determinazione in abbondanza, un carico di positività, un pizzico di serietà, energia quanto basta, un bel sorriso e tanta, tantissima motivazione. Miscelate tutto per bene e ne uscirà Simona Marchi, insegnante e giudice di pole dance, titolare della palestra Akrobatika di Taverne. Una ragazza che ha investito, e sta investendo tutto, in questo sport (già, di questo si tratta), che danza tra fisicità ed eleganza. Durante l’intervista abbiamo capito che non ci sono mezzi termini con lei: “Sono molto schietta, pure troppo – ci dice sorridendo – dai miei allievi pretendo il massimo… perché io do loro il massimo”.


Simona, spieghiamo in poche parole cos’è la pole dance. Che ne dici?
Sì va bene, certo. È molto semplice: si tratta di una disciplina sportiva completa a tutti gli effetti. Si allenano forza, resistenza e flessibilità. Tutto insieme, ma purtroppo la pole dance non è ancora riconosciuta come uno sport. Per fartela facile: è una danza acrobatica al palo, definiamola così.


La pole dance è rimasta sconosciuta al grande pubblico fino a qualche anno fa, spesso erroneamente confusa con la lap dance. Inoltre, molti uomini si stanno avvicinando alla disciplina… 
Finalmente sì. Le persone purtroppo sono piene di pregiudizi, e pensano che ballare o fare sport attaccati ad un palo sia una cosa per sole donne. È uno sport realmente di forza, quindi anche gli uomini potrebbero benissimo praticarlo ed avere dei vantaggi fisici notevoli. Si utilizza tutto: addominali, petto, braccia, gambe… È nata come attività per gli uomini in India (vedi box, ndr), per la preparazione al combattimento. Invece, perl’immaginario maschile che pensa allo spogliarello cade in un tranello: la lap dance ha una sedia e la donna vi si struscia. Non è come nei film o nei cartoni animati insomma. Sono delle emerite ca…volate. Immaginate una ragazza che fa pole tutta la notte, in uno strip club, con le scarpe con il tacco, tutta la notte… spiegatemi come fa. Noi ci alleniamo per gare che durano 3-4 minuti. Stiamo parlando si una faticosa disciplina sportiva che permette di esprimere la propria sensualità oltre a richiedere destrezza e forza fisica. E la sensazione di libertà che si percepisce eseguendo movenze anche sensuali è innegabile. Forse per questa ragione, la pole dance incontra più facilmente il gusto femminile. Tra i tanti benefici, è un’ottima disciplina per aiutare la perdita di massa grassa a favore di quella muscolare e ridurre l’accumulo di acqua tra i tessuti.


Abbiamo dunque dei risultati fisici visibili?
L’effetto è un vistoso dimagrimento complessivo soprattutto localizzato nel giro vita e sui fianchi. Infatti, addominali, glutei, gambe, braccia, petto e schiena si definiscono e si scolpiscono. Inoltre, è una delle poche discipline sportive che riesce a rinforzare gli adduttori.


Prima mi parlavi delle gare. Come si svolgono?
Abbiamo diverse tipologie di competizioni. Per esempio nella pole sport, dove anche io faccio da giudice, ci sono le categorie in base all’età. Le regole base: hai un palco di TOT metri quadrati, un palo statico
e uno in spin (uno sta fermo e l’altro gira, ndr). L’atleta è obbligato a completare delle figure ben definite di forza, dinamiche e in spin su spin (quindi di flessibilità). Si hanno tre minuti di musica e si deve lavorare 1 minuto sullo statico, 1 minuto sullo spin e 1 a terra. È un po’ come il pattinaggio artistico: si decide il programma da eseguire e più sarà complicato, più si otterrà (in caso di riuscita) un punteggio alto. Poi abbiamo lapole art, che è simile alla pole sport, ma più artistica. In questo caso si può giocare di più sul costume, sul trucco, sulla coreografia… si ha più libertà e non ci sono delle figure obbligatorie. Per finire c’è l’exotic, la disciplina più sensuale… quello con i tacchi. Le ragazze che praticano questo sport sono folli, pazze… fanno le stesse cose della pole sport, ma con i tacchi.


Tutti possono avvicinarsi a questo mondo o si deve avere un fisico come il tuo, scolpito?
Molti rinunciano alla pole dance perché pensano di non avere abbastanza forza nelle braccia. Si impara tutto con il tempo, basta avere voglia e costanza negli allenamenti. È come rinunciare ad un corso di nuoto perché non si sa stare a galla. È proprio chi non sa nuotare o chi vuole migliorare la tecnica che si iscrive a un corso. Lo stesso vale per la pole dance. La forza si sviluppa, passo dopo passo. Però dico anche che non si deve esagerare: se si ha bisogno di fare sport tutti i giorni, non è questo il posto giusto. Quando io mi alleno ho male per tre, quattro giorni. La pelle, inoltre, ha bisogno di abituarsi al palo in ferro: ci si ustiona, si hanno lividi ovunque.


Scusa Simona, ma come ti è venuto in mente di iniziare a fare la pole dance. Ami soffrire allora (si scherza, ndr)?
Mi sono avvicinata alla pole per sbaglio! Una mia amica, un giorno, mi dice: dai che iniziamo uno sport. Io però volevo fare qualcosa di “potente”, che mi sfiancasse, volevo demolirmi… sennò cosa faccio sport a fare? E lei: allora andiamo a fare pole dance! Quando ho visto il primo video di pole ho detto: ma cos’è sta roba? Poi ho fatto due mesi di crossfit e avevo solo male alle gambe e basta. Ho poi fatto una lezione di prova di pole dance e il giorno dopo volevo morire: avevo dolori ovunque, pure alle mani. Alzi subito il tuo peso, non è graduale. È veramente impegnativo. E lì mi sono detta: se mi ammazza una lezione di pole e sto male una settimana… questo fa per me.


E aprire la palestra?
Allora, qui è un’altra bella storia. Premessa: andiamo a toccare il lato misogino e bigotto del mondo del lavoro. Io di professione sono formata come carrozziere-verniciatrice. Sono anche stata quell’anno la migliore in Ticino. Come donna ero sottopagata, o hanno paura di mettere una donna in mezzo a una ventina di uomini. Lo capisco, per carità, però non è giusto. Allora ho cominciato a fare corsi… fino ad aprire la palestra. Ora sono felicissima, è il mio mondo. Ho un centinaio di persone che vengono da me ai corsi. Gli uomini sono solo tre al momento.


Per info: www.akrobatika.ch

MAURO BOTTI

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