Un agente di polizia a è già stata ritirata la patente cinque volte in quindici anni per eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza e un incidente per disattenzione è stato nuovamente condannato per aver guidato ubriaco.
L'imputato è stato quindi multato per 900 franchi e dovrà inoltre pagare 1600 franchi di spese processuali. L'uomo ha però dichiarato, tramite il suo avvocato, che farà ricorso contro la decisione, si legge sui media romandi.
All'uomo tuttavia è stato ridotta la multa decisa inizialmente dai giudici. Nell'ordinanza penale che risale a febbraio era stato infatti condannato a pagare una multa di 1'200 franchi, alla quale si era opposto. Lunedì, contrariamente a quanto deciso dal Ministero pubblico, il Tribunale non ha preso in considerazione la semplice violazione del codice stradale. Ha concesso il beneficio del dubbio al semaforo rosso che l'imputato era passato e all'eccesso di velocità che aveva commesso su un tratto di strada limitato a 50 km/h nel tragitto tra casa sua e la stazione di polizia.
Il suo collega, al quale l'imputato aveva bloccato la strada quella domenica mattina, aveva poi ricordato che "un forte odore di alcol" proveniva da lui. L'agente di polizia in questione, che aveva ammesso di aver consumato alcolici il giorno prima, non era stato in grado di dire la quantità esatta, né a che ora ha bevuto l'ultimo bicchiere.
Sebbene un secondo test avrebbe dovuto confermare la concentrazione di alcol di 0,38 mg/l rilevata dall'etilometro un'ora dopo l'arrivo del poliziotto alla stazione di polizia, il tribunale ha ritenuto che l'imputato fosse al di sopra del limite quando era alla guida e la condanna è stata quindi mantenuta, al contrario delle altre.
L'imputato è stato quindi multato per 900 franchi e dovrà inoltre pagare 1600 franchi di spese processuali. L'uomo ha però dichiarato, tramite il suo avvocato, che farà ricorso contro la decisione, si legge sui media romandi.
All'uomo tuttavia è stato ridotta la multa decisa inizialmente dai giudici. Nell'ordinanza penale che risale a febbraio era stato infatti condannato a pagare una multa di 1'200 franchi, alla quale si era opposto. Lunedì, contrariamente a quanto deciso dal Ministero pubblico, il Tribunale non ha preso in considerazione la semplice violazione del codice stradale. Ha concesso il beneficio del dubbio al semaforo rosso che l'imputato era passato e all'eccesso di velocità che aveva commesso su un tratto di strada limitato a 50 km/h nel tragitto tra casa sua e la stazione di polizia.
Il suo collega, al quale l'imputato aveva bloccato la strada quella domenica mattina, aveva poi ricordato che "un forte odore di alcol" proveniva da lui. L'agente di polizia in questione, che aveva ammesso di aver consumato alcolici il giorno prima, non era stato in grado di dire la quantità esatta, né a che ora ha bevuto l'ultimo bicchiere.
Sebbene un secondo test avrebbe dovuto confermare la concentrazione di alcol di 0,38 mg/l rilevata dall'etilometro un'ora dopo l'arrivo del poliziotto alla stazione di polizia, il tribunale ha ritenuto che l'imputato fosse al di sopra del limite quando era alla guida e la condanna è stata quindi mantenuta, al contrario delle altre.