Mentre in Svizzera i medicamenti sono nettamente più cari che all'estero e i costi delle assicurazioni malattie continunano a salire, negli ultimi anni sono aumentati anche i dividendi degli azionisti dell'industria farmaceutica. Il domenicale «SonntagsBlick» ha calcolato l'ammontare dei dividendi pagati dalle maggiori aziende farmaceutiche per valutarne l'evoluzione. Se nel 2002, Astrazeneca, Bristol-Myers Squibb, Glaxosmithkline, Johnson & Johnson, Merck, Novartis, Pfizer e Roche hanno pagato un totale di 17,9 miliardi di dollari in dividendi l'anno scorso, nel 2021, questo importo ha ormai raggiunto i 54,4 miliardi.
Interpellati, i giganti dell'industria farmaceutica, fra cui diversi hanno la loro sede in Svizzera, negano tuttavia che ci sarebbe un collegamento fra i costi che continuano a salire e l'aumento dei dividendi degli azionisti. La Svizzera sarebbe solo un piccolo mercato per il settore farmaceutico. "Il nostro fatturato in Svizzera, pari a 800 milioni di franchi svizzeri, rappresenta solo il 2% del fatturato mondiale", ha dichiarato un portavoce di Novartis al domenicale svizzerotedesco.
Ha aggiunto che gli utili che alla fine vengono distribuiti come dividendi derivano principalmente da attività nel resto del mondo. "L'aumento dei bonus negli ultimi anni non ha nulla a che fare con i dividendi", ha dichiarato dal canto suo il portavoce di Interpharma. Infine, la portavoce di Roche ha sottolineato che la quota del prezzo dei farmaci sul totale dei costi sanitari è rimasta stabile negli ultimi dieci anni.
Interpellati, i giganti dell'industria farmaceutica, fra cui diversi hanno la loro sede in Svizzera, negano tuttavia che ci sarebbe un collegamento fra i costi che continuano a salire e l'aumento dei dividendi degli azionisti. La Svizzera sarebbe solo un piccolo mercato per il settore farmaceutico. "Il nostro fatturato in Svizzera, pari a 800 milioni di franchi svizzeri, rappresenta solo il 2% del fatturato mondiale", ha dichiarato un portavoce di Novartis al domenicale svizzerotedesco.
Ha aggiunto che gli utili che alla fine vengono distribuiti come dividendi derivano principalmente da attività nel resto del mondo. "L'aumento dei bonus negli ultimi anni non ha nulla a che fare con i dividendi", ha dichiarato dal canto suo il portavoce di Interpharma. Infine, la portavoce di Roche ha sottolineato che la quota del prezzo dei farmaci sul totale dei costi sanitari è rimasta stabile negli ultimi dieci anni.