“Vado al bagno dell’Esselunga e sento che la guardia urla. Mentre ero dentro, chiede a un’altra guardia: ‘Ma cosa starà facendo?. Io mi accuccio e la guardia dice: ‘Sta caca**o’. Quando esco la trovo che mi aspetta, mi indica e mi fa vedere il bagno: ‘Hai visto in che bagno stai andando?’. E io: ‘Sono nel mio bagno’. E lui: ‘Ah, sei una donna?’. E se ne va via. Mi rincorre l’altra guardia che era con lui e mi dice: ‘Mi scuso per il mio collega e mi scuso per la maleducazione’. Ma come ti permetti? Se fossi stato un ragazzo trans? Ma come ti permetti? Stare davanti a una porta, stare lì per vedere cosa sto facendo, ma cosa pensi stia facendo? Nemmeno una scusa, anzi mi ha guardato in modo schifato”, ha raccontato la giovane.
