MANCHESTER (Gbr) – 3 volte campione d’Inghilterra. 2 volte campione di Spagna. 2 volte campione d’Italia. 5 Champions League vinte. 4 Supercoppe Europee in bacheca. 4 Mondiali per club sollevati al cielo. 1 Europeo vinto con la sua Nazionale e 1 Nations League. Titoli di capocannoniere conquistati in Inghilterra, in Spagna e in Italia, oltre che in Champions, in Nations League e a livello intercontinentale e chi più ne ha più ne metta. Stiamo parlando di una macchina da reti, una macchina perfetta del calcio moderno, stiamo parlando di Cristiano Ronaldo che negli ultimi 20 anni quasi ha marchiato in modo indelebile uno degli sport più belli del mondo.
Per anni e anni lui e Lionel Messi hanno diviso gli appassionati e i tifosi. Chi è il più forte? Il lusitano o l’argentino? Entrambi, all’epoca dei duelli serrati con le maglie del Real e del Barcellona viaggiavano a una media di 60-70 reti l’anno… una sfida incredibile ma, negli ultimi 2 anni, entrambi sono calati. Se La Pulce durante i primi mesi di questa stagione sembrerebbe essersi almeno in parte ritrovato, dopo un primo anno vissuto a Parigi tra più bassi che alti, CR7 sembra davvero essere l’ombra di sé stesso.
Anche il neo tecnico dello United, Erik ten Hag spesso e volentieri lo fa sedere in panchina. Quasi un affronto per lui che, dopo esser voluto tornare a Manchester scappando da Torino la scorsa estate, ha chiuso la stagione senza titoli e senza la qualificazione alla sua tanto amata Champions League di cui è leader assoluto delle reti realizzate. I numeri parlano chiaramente a suo sfavore: il portoghese in Premier League ha disputato 6 partite e quasi mai partendo dall’inizio, totalizzando 0 reti e 0 assist in 207’ giocati. Un po’ meglio gli sta andando in Europa League dove ha siglato l’unico gol stagionale, fornendo anche un passaggio, in 261’. Davvero troppo poco per uno come lui.
Il Mondiale si avvicina, Ronaldo ha da poco detto che vuole disputare anche i prossimi Europei del 2024 in Germania, ma ci sarà da capire quanto possa ancora incidere sulle fortune delle sue squadre. Se lo domanda, almeno in parte, lo United e se lo domanda in maniera importante il Portogallo in vista dell’appuntamento iridato in Qatar.
La nostra domanda, infatti, è proprio questa. Cristiano Ronaldo a 37 anni riuscirà a essere determinante ancora sia in Inghilterra, che in Europa che al prossimo Mondiale? Diteci la vostra rispondendo al nostro sondaggio.