Degli abitanti della cittadina tedesca di Lörrach, a due passi dalla Svizzera, sono rimasti scioccati quando hanno ricevuto una lettera che gli informava che sarebbero stati sfrattati per fare spazio a dei richiedenti l'asilo.
Come riferisce il Bild, circa 40 inquilini di questa cittadina situata a meno di 20 km da Basilea hanno ricevuto il seguente messaggio: "Come sapete, la Germania sta affrontando un enorme afflusso di rifugiati dall'Ucraina e da altre parti del mondo. Si prevede che entro la fine dell'anno circa, l'intero complesso possa essere utilizzato come centro per richiedenti l'asilo. Ciò significa che presto disdetteremo il contratto di affitto con voi", si legge nella lettera.
Le persone interessate, comprensibilmente, non l'hanno presa bene, anche se è stato promesso loro un aiuto per trovare una sistemazione. "Quando ho ricevuto la lettera, sono rimasta scioccata. È uno scandalo vedere come veniamo trattati. Abbiamo aspettato tre anni per trovare un appartamento e viviamo qui da soli cinque mesi", ha dichiarato un inquilino alla "Bild".
Tra le persone colpite c'è una donna di 61 anni. Vive nel suo appartamento da 30 anni. È particolarmente scossa dalla notizia e teme di rimanere senza casa. "Ricevo solo 600 euro di indennità di base e di pensione, non posso permettermi di pagare un affitto più alto", ha dichiarato ai media tedeschi.
Anche su Internet si moltiplicano le opinioni sullo sfratto, considerato abusivo. Un utente di Twitter ha scritto: "Questa storia è così incredibile che non vogliamo crederci". Un altro utente si è lamentato: "Incredibile! Non ci sono più limiti morali?
Il sindaco della città di 48'000 abitanti, Jörg Lutz, comprende l'agitazione causata dalla decisione, ma cerca di allentare la tensione: "Questi appartamenti ci aiutano molto a fornire alloggi alle persone che vengono in città e quindi a svolgere il nostro compito comunale".
Rolf Gassmann, presidente regionale dell'associazione degli inquilini del Land, non è d'accordo: "Secondo la legge sui contratti di locazione, l'alloggio di rifugiati non è un motivo di disdetta. Questa è una lettera stupida della società immobiliare!". Il 27 febbraio è prevista una riunione dei residenti delle famiglie interessate per calmare gli inquilini infuriati.