FRIBORGO – Quando una serie di playoff si tramuta in un ‘best-of-3’ si sprecano sempre le solite e ovvie frasi: “Chi trova la prima vittoria ha un enorme vantaggio”. “Chi perde la prima è già con le spalle al muro e può non avere più nulla da perdere”. Frasi fatte, concetti forse banali che, però, si sposano alla perfezione con i pre playoff che si aprono questa sera e che vedono il Lugano affrontare, da sfavorito, il Friborgo.
Certo, per un club come quello bianconero, già solo il fatto di dover affrontare per la seconda volta consecutiva la fase preliminare della post season – non essendo neanche arrivato tra quelle che prima erano le migliori 8 che si qualificavano ai playoff – non è un bel biglietto da visita per definire i contorni di questa travagliata stagione, farlo come 10a e ultima ammessa, con tanto di brivido finale sabato sera, non è esattamente lusinghiero. Eppure… eppure i bianconeri non hanno nulla da perdere.
Ovviamente i nomi in rosa sono altisonanti, basti pensare a Granlund, ad Aalatalo, ai due Müller, a Fazzini solo per citarne alcuni. Ma evidentemente i soli nomi non bastano per fare una squadra e fin qui al Lugano in stagione è mancato qualcosa, oltre agli assenti di peso come Arcobello e Connelly. Ecco perché questa sera in gara-1 di pre playoff i bianconeri potrebbero non avere nulla da perdere, al contrario di un Friborgo che fino alla fine ha battagliato per un posto tra le prime sei, sciupando un vantaggio importante in classifica nei confronti dello Zugo che alla fine ha avuto la meglio.
Mentalmente i burgundi potrebbero essere annebbiati dalla rabbia e dalla delusione di non aver centrato il loro primo obiettivo stagionale, confusi dal fatto di ritrovarsi a battagliare per i playoff quando gli stessi sembravano ormai in cassaforte e potrebbero avere tutta la pressione possibile e inimmaginabile, frenati dalla paura di fallire. Se così davvero fosse, allora starà ai bianconeri essere bravi a infilarsi in questo reticolo di dubbi, incertezze e paura per provare a conquistare quel break che rappresenterebbe “un enorme vantaggio”. E scusate l’ovvietà…