I controlli radar sono un utile strumento di prevenzione, ma essi vanno meglio segnalati e limitati nel numero. È questa, in sostanza, la posizione dei granconsiglieri Boris Bignasca e Michele Guerra che negli scorsi giorni hanno presentato un'iniziativa parlamentare che chiede di meglio inquadrare i controlli radar sul territorio cantonale. “Oggi – scrivono Bignasca e Guerra - i controlli della velocità risultano numericamente importanti e particolarmente ricorrenti. Sono - a nostro avviso - molti: talvolta veramente troppi”. Viene poi ricordato che il parlamento aveva imposto anni fa la segnalazione dei controlli radar, una misura che oggi non viene più ritenuta sufficiente in quanto i controlli sono sempre più “regolari, importanti e capillari”. Un aumento che non si giustifica dal momento che il tasso di eccessi di velocità registrati è sceso “da quasi il 10% del 2014/15 al 3.3% del 2022”.
Bignasca e Guerra fanno inoltre notare che sempre più cittadini fanno uso di chat informative per segnalare i controlli, ciò che crea “una pericolosa e distorsiva asimmetria informativa fra i cittadini”. Per questi motivi i due granconsiglieri chiedono che la politica dei controlli radar sia “aggiornata in modo più ragionevole e meno 'forte'”, nello specifico segnalando ogni controllo radar con un cartello posizionato ad una determinata distanza dal dispositivo di rilevazione e che il numero di controlli sia coordinato tra le varie polizie e che ad esso sia posto un tetto massimo.