LUGANO - Un episodio di violenza inaudita ha scosso la stazione FFS di Lugano. Un giovane di 19 anni è stato brutalmente aggredito da un gruppo di coetanei nei pressi della pensilina, in pieno centro città. Il ragazzo è finito in ospedale con ferite gravi, mentre cinque aggressori sono stati fermati dalla polizia. Secondo la Lega, tre dei cinque sono stranieri e gli altri due sono svizzeri naturalizzati.
Una scena da guerriglia urbana, avvenuta sotto gli occhi increduli dei passanti, che riapre il dibattito sulla gestione della sicurezza pubblica e sull’efficacia dei percorsi di integrazione. La Lega dei Ticinesi è intervenuta con un post dai toni duri, chiedendo tolleranza zero per chi importa violenza sul nostro territorio: “Se delinqui, te ne vai!”, si legge nel comunicato.
La Lega denuncia l’ipocrisia della cosiddetta “integrazione riuscita”, sottolineando che certi passaporti non bastano a garantire l’appartenenza reale alla nostra comunità. “Chi non rispetta le nostre leggi deve essere rimpatriato, punto e basta”, affermano.
Secondo la Lega, i cittadini ticinesi sono stanchi di sentire solo scuse, mentre le loro città si trasformano in zone di paura. “Serve tolleranza zero”, si legge ancora nel post.