È notizia degli scorsi giorni che i cittadini residenti a Campione d'Italia potranno di nuovo usufruire della sanità svizzera. Questo sulla base di una sentenza del Tribunale amministrativo regionale lombardo che riassegna ai cittadini di Campione d’Italia il diritto di avvalersi di strutture ticinesi per l’assistenza sanitaria. Una decisione che preoccupa alcuni granconsiglieri ticinesi (Alessandro Mazzoleni, Sem Genini, Maruska Ortelli e Eolo Alberti) che hanno inviato al Consiglio di Stato un'interpellanza sul tema. A preoccupare i deputati è principalmente la questione dei costi, ossia se non vi è il rischio che i costi della sanità dei cittadini di Campione non finisca a carico del canton Ticino.
“Non va dimenticato – scrivono gli interpellanti - che se un assicurato non corrisponde il tributo domandato per l’assicurazione quest’ultimo rientra nella cosiddetta cerchia degli assicurati morosi. I Costi di quest’ultima cerchia di cittadini, che nel nostro Cantone salvo errori nel 2021 contava già oltre 24'000 unità, ricadono integralmente a carico dei nostri contribuenti. Non solo i ticinesi si vedrebbero quindi obbligati a finanziare ulteriori sussidi per le Casse malati bensì pure rischiano di dover assumere ulteriori costi per nuovi casi di morosi”.
I quattro granconsiglieri pongono quindi una serie di domande al governo, che vertono sul numero di morosi, quanti di essi sono svizzeri e stranieri e in seguito altre domande specifiche sulla questione Campione, ossia a che punto sono le trattative con le autorità italiane sulla sanità dei residenti dell'enclave e se si è preso in considerazione la possibilità che i costi della sanità dei campionesi finisca a carico del canton Ticino.