La Lega dei Ticinesi, tramite comunicato stampa, deplora la scelta del DECS di inserire nell’agenda scolastica "messaggi ideologici di propaganda gender". Secondo il movimento di Via Monte Boglia, l'agenda scolastica contiene infatti contenuti che promuovono concetti quali la “fluidità” ed il “terzo sesso” (che neppure esiste), di fatto incoraggiando gli scolari - già a partire dalla quinta elementare (!) - ad un orientamento sessuale non binario.
Per i leghisti, il Dipartimento a conduzione PS tenterebbe "ancora una volta" di approfittare della scuola pubblica per diffondere i messaggi che piacciano all’area politica di riferimento, calpestando il diritto delle famiglie di scegliere tempi e modalità con cui affrontare con i figli temi delicati quali l’orientamento sessuale e l’identità di genere.
La Lega dei Ticinesi chiede quindi al DECS di rinunciare a consegnare l’agenda in questione. In particolare, reputa la distribuzione agli allievi di V elementare altamente inappropriata: ha quindi invitato i propri municipali a portare la questione nei rispettivi Esecutivi, con la richiesta di decidere di non distribuire l’agenda nelle scuole comunali.