Incredibile ma vero: la sera del 27 ottobre 2025, a Losone, la maggioranza del Consiglio comunale ha deciso che i cittadini non devono sapere come votano i loro rappresentanti. La mozione della Lega, che chiedeva semplicemente di pubblicare sul sito comunale l’espressione di voto di ogni consigliere, è stata respinta.
Prima del voto ha preso la parola il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Roberto Pasinetti, il quale ha ricordato che la misura è già realtà a Bellinzona, e prassi consolidata a livello cantonale e federale:
“Rendere visibili i voti individuali non è solo utile: è necessario. È un atto di responsabilità che rafforza la democrazia e la fiducia dei cittadini.”
Subito dopo il suo intervento, nessuno ha parlato: né altri capigruppo, né membri della commissione, né municipali. Silenzio totale. Poi, il voto contrario.
Eppure si trattava di una proposta di puro buon senso — nulla di rivoluzionario, nulla di complicato.
La domanda è inevitabile: cosa c’è da nascondere? Perché un consigliere comunale che vota con convinzione dovrebbe temere che i cittadini sappiano come si è espresso? Forse perché è più comodo “nascondersi nel gruppo” e poi, davanti agli elettori, raccontare un’altra versione.
O forse, più semplicemente, perché alcuni temono il giudizio e la responsabilità che derivano dal ruolo che hanno accettato di ricoprire.
In tempi in cui cresce la distanza tra cittadini e politica, il minimo che si possa fare è mostrare con chiarezza chi decide cosa, e come.
La Lega continuerà a battersi per una politica chiara, onesta e vicina alla gente — anche se la trasparenza, a qualcuno, può dare fastidio.
LEGA DEI TICINESI - SEZIONE DI LOSONE
                
				
                
                                
            
                    	
                



