La trentenne che il 24 novembre del 2020 aveva accoltellato due donne alla Manor di Lugano si è vista la pena inasprita in appello. La sentenza del Tribunale federale di Bellinzona ha infatti condannato la donna a dieci anni e mezzo di carcere sospesi in favore di un trattamento stazionario in una struttura chiusa, un anno e mezzo in più rispetto alla pena inflitta in primo grado. L'accusa chiedeva 14 anni di detenzione mentre la difesa si era battuta per otto anni e sei mesi.
La Corte d'appello ha ritenuto comprovati i reati di ripetuto tentato assassinio e della violazione della legge federale che vieta i gruppi "Al-Qaïda" e "Stato islamico", nonché le organizzazioni associate. La donna, mentre brandiva il coltello, aveva infatti urlato "Allah u Akbar" mentre aggrediva con un coltello da pane due clienti della Manor, ferendone gravemente una. La sentenza non è tuttavia definitiva e può ancora essere impugnata al Tribunale federale.