Serata vivace e piena di riflessioni, quella alla sala comunale di Cadenazzo, dove ieri sera si è discusso della neutralità svizzera. Un valore messo a dura prova in questo periodo di tensioni internazionali.
Durante il dibattito organizzato dalla Lega Donne il membro del direttivo di Pro Svizzera Alessandro Mazzoleni ha spiegato come anche la neutralità possa essere una presa forte di posizione, con la Confederazione che nel conflitto tra Ucraina e Russia ha perso quindi l’occasione di avere un ruolo di rilievo sui tavoli diplomatici. «La storia della Svizzera è fatta di mediazioni di successo, che hanno risolto conflitti e tensioni – spiega Mazzoleni -. È un peccato che così non possa essere anche in questa occasione. Con le sanzioni alla Russia che non solo non stanno portando a nulla ma ormai non possono neanche più essere rimosse».
Sulla stessa linea il direttore di Chiasso TV Giacomo Morandi: «Queste sanzioni sono state assolutamente autolesioniste. Con il Consiglio Federale che ha gravi colpe non solo per come ha gestito la sua posizione nella crisi ucraina, ma anche per quello che ha fatto, o meglio non ha fatto, per evitare l’alimentarsi delle tensioni, che perpetravano da oltre 10 anni».
Ora però c’è un nuovo conflitto all’orizzonte, con l’attacco di Hamas a Israele. «Pro Svizzera è ovviamente preoccupata dalla situazione e spera che il Consiglio Federale agisca meglio di quanto fatto nella primavera 2022 – commenta Mazzoleni - Bisogna ricercare la pace, sempre. E armare una popolazione non è certo il modo migliore per ottenerla. Ricordiamoci i nostri valori e proponiamoci come mediatori, che è la cosa che sappiamo fare meglio».
Lega dei Ticinesi - Donne