Sabato 14 ottobre il servizio di prossimità giovani della città di Lugano ha festeggiato i primi 15 anni di vita.
Questi tre lustri dimostrano tutto il dinamismo che la prossimità è in grado di offrire come risposta alle esigenze di dialogo e di accompagnamento espresse dai giovani.
Spesso – a maggior ragione nelle polemiche create ad arte - si dimentica di proposito che Lugano ha sempre valorizzato i propri giovani.
A partire dagli anni ‘90 la promozione delle attività giovanili è diventata uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale. L’istituzione di un Ufficio a loro dedicato, l’offerta di luoghi di animazione socio-culturale e di partecipazione, l’opportunità di un palco durante gli eventi cittadini rappresentano tappe di una lunga storia che caratterizza la relazione – a volte non facile, come naturale che sia nel confronto intergenerazionale – tra la città e la sua popolazione più giovane.
A queste tappe va ad aggiungersi il sostegno offerto dalla prossimità, che si è strutturato negli anni in un servizio che collabora in rete con tutti gli attori comunali e cantonali della presa in carico giovanile.
La prossimità è un metodo di lavoro sociale che vede nell’educativa di strada l’opportunità di relazionarsi con i ragazzi nei loro contesti di aggregazione, offrendo un intervento professionale in un ambiente spontaneo e informale.
Da prassi innovativa nell’approccio, la prossimità si è poi consolidata in un servizio che ha oggi al suo attivo tre educatori coordinati dalla responsabile delle Politiche giovanili. Lugano, primo comune in Ticino ad offrire questo servizio per i giovani, chiede ora al Cantone di ancorare la prossimità nella revisione della Legge giovani, affinché essa diventi sia un diritto sia una responsabilità.
Sostenere i giovani significa anche affrontare con loro il tema delle dipendenze; ma la prevenzione non ha alcuna efficacia se non è accompagnata dalla promozione di processi di crescita positivi, basati sulla fiducia reciproca e sulla presenza costante sul territorio. È importante portare la prevenzione al di fuori dei canali istituzionali. Offrire informazione e ascolto negli spazi aggregativi e durante gli eventi cittadini rappresenta una metodologia di intervento molto proficua: una prevenzione di prossimità che agevola il dialogo e riduce i comportamenti a rischio.
Negli ultimi 15 anni la società è senza dubbio cambiata: nuove sfide attendono in diversi ambiti, quali la formazione e il lavoro, la salute e il tempo libero, tenendo sempre presente il naturale desiderio di autonomia che il giovane cerca.
In questi anni non è mai venuta a mancare la disponibilità che la Città ha per i giovani, come non è mai venuto meno il loro grande entusiasmo, che ha motivato gli operatori di prossimità nel loro lavoro.
L’augurio è che questo prezioso entusiasmo si mantenga sempre; anche nei tempi non rosei che stiamo attraversando - e che ancora attraverseremo.
Lorenzo Quadri
Municipale di Lugano