RADUNO PRE-STAGIONE: “Prima della fine dell’ anno tutte le squadre femminili dei quadri della Nazionale rossocrociata si riuniranno a Zurigo. Una bella occasione per conoscerci meglio e per fare gruppo, in attesa della nuova stagione che per me inizierà a gennaio con il ritiro di Almeria, in Spagna. Non vedo l’ora di ricominciare: sono motivatissima, i risultati del 2023 mi danno una carica incredibile”.
SQUADRA NUOVA: “Nel 2024 correrò con un nuovo team, la Human Powered, con Giorgia Bronzini direttore sportivo. Dopo la bella esperienza con la squadra Under 23 della UA Emirates di Mauro Gianetti, ho deciso di cambiare, alla Human avrò più responsabilità. Si tratta di un capitolo inedito dentro un percorso di crescita molto stimolante e difficile. Del resto quando si corre nella categoria Èlite non è certo facile e in un certo senso ti scombussola la vita“.
RUOTE LEGGERE: “Alla fine, non ho avuto dubbi: il mio futuro si chiama ciclismo su strada. Dopo aver corso con la mountain bike, che mi ha permesso di maturare moltissimo sia fisicamente che tatticamente, ho capito che le ruote leggere sono il top. I risultati del 2023, del resto, mi hanno ragione. Sono contento di aver fatto questa scelta. Dalla mountain bike mi sono portata appresso la tecnica, e certe cose mi riescono più facili: è stata una palestra importante e ideale“.
MOLTO POSITIVO: “Il 2023 è stato un anno molto positivo per me. Ho vinto sette gare, fra
le quali una tappa al Tour de l’Avenir e la Omloop Van Borsele, una classica di primavera olandese. E non dimentico certo la medaglia di bronzo agli Europei di Drenthe. Un risultato che per la sottoscritta ha significato moltissimo“.
IL FUTURO: “Il mio programma per il 2024? Non abbiamo ancora fatto delle scelte precise. Di certoparteciperò alla Parigi-Roubaix Under 23, al Tour de l’ Avenir, un appuntamento immancabile per chi vuole prepararsi al meglio per stare nel ciclismo che conta, e pure al Giro d’Italia, una corsa fra le più importanti della stagione“.
LE CLASSICHE: “Mi ritengo una ciclista dallo spunto veloce, anche se in salita me la cavo, soprattutto sugli strappi secchi. Per questo motivo credo che il meglio lo possa dare nelle classiche, corse che meglio si addicono alle mie caratteristiche. In questo senso spero di ripetere i risultati del 2023. Comunque: un’atleta con le mie caratteristiche non può aspettare lo sprint di gruppo, perché le probabilità di risultato sono davvero poche. La mia prima vittoria da professionista (EPZ Omloop Van Borsele) è arrivata perché sono andata in fuga. Val la pena ricordare che questo successo mi ha dato molta fiducia“.
ANNEMIEK VAN VLEUTEN: “Il 2023 è coinciso anche con il ritiro di Annemiek Van Vleuten. Alla sua età è comprensibile. La ciclista olandese ha vinto tutto e di più e ha caratterizzato le corse degli ultimi dieci anni. È stata probabilmente una delle atlete più forti di ogni epoca. Non l’ho conosciuta personalmente ma di certo è un modello per tutte noi. Ci mancherà tantissimo”.
IN CRESCITA: “Il ciclismo femminile svizzero sta crescendo in modo esponenziale. Abbiamo atlete che posso lottare per tutti i traguardi importanti. Cito la Reusser e la Chabbey. In un domani non troppo lontano spero di poter esserci pure io. Il sogno nel cassetto? Vincere una grande classica“.
A. M.
IL FUTURO: “Il mio programma per il 2024? Non abbiamo ancora fatto delle scelte precise. Di certoparteciperò alla Parigi-Roubaix Under 23, al Tour de l’ Avenir, un appuntamento immancabile per chi vuole prepararsi al meglio per stare nel ciclismo che conta, e pure al Giro d’Italia, una corsa fra le più importanti della stagione“.
LE CLASSICHE: “Mi ritengo una ciclista dallo spunto veloce, anche se in salita me la cavo, soprattutto sugli strappi secchi. Per questo motivo credo che il meglio lo possa dare nelle classiche, corse che meglio si addicono alle mie caratteristiche. In questo senso spero di ripetere i risultati del 2023. Comunque: un’atleta con le mie caratteristiche non può aspettare lo sprint di gruppo, perché le probabilità di risultato sono davvero poche. La mia prima vittoria da professionista (EPZ Omloop Van Borsele) è arrivata perché sono andata in fuga. Val la pena ricordare che questo successo mi ha dato molta fiducia“.
ANNEMIEK VAN VLEUTEN: “Il 2023 è coinciso anche con il ritiro di Annemiek Van Vleuten. Alla sua età è comprensibile. La ciclista olandese ha vinto tutto e di più e ha caratterizzato le corse degli ultimi dieci anni. È stata probabilmente una delle atlete più forti di ogni epoca. Non l’ho conosciuta personalmente ma di certo è un modello per tutte noi. Ci mancherà tantissimo”.
IN CRESCITA: “Il ciclismo femminile svizzero sta crescendo in modo esponenziale. Abbiamo atlete che posso lottare per tutti i traguardi importanti. Cito la Reusser e la Chabbey. In un domani non troppo lontano spero di poter esserci pure io. Il sogno nel cassetto? Vincere una grande classica“.
A. M.