Sport, 27 febbraio 2024

La piazza e i tifosi ci sperano: presto Degennaro nell’ACB?

I rumors si susseguono nella capitale, in attesa di recuperare la sfida interrotta sabato contro il Vaduz

BELLINZONA - SOSPESA - Bellinzona-Vaduz è finita anzitempo. A causa della forte pioggia caduta sulla Capitale, il campo si è stato ridotto ad un acquitrino e al 25esimo minuto di gioco l’arbitro, signora Grundbacher, sabato si è vista costretta ad interrompere la sfida di Challenge League. Non è ancora stata decisa la data del recupero. Intanto però ieri si è parlato (e molto) del futuro societario. 


IL FUTURO - Cosa succederà al termine della corrente stagione? Partito l’amministratore unico Gabriele Gilardi, che sicuramente non ha lasciato rimpianti, adesso cosa faranno il patron, conducator e manager Don Pablo Bentancur e il di lui figlio Pablito? Il primo obiettivo è naturalmente legato alla licenza di LN che a breve sarà presentata. Si vocifera che ben difficilmente sarà concessa in prima istanza.


PROGETTI - Malgrado le dichiarazioni del giovane Pablito, che si augurava e vedeva un suo futuro nell’ACB (assieme al padre, ci mancherebbe!) appare sempre più chiaro che i Bentancur vorrebbero togliere le tende, a patto che naturalmente qualcuno compri la società. Cosa tutt’altro che scontata, visto che il club, grazie alla sua dirigenza, è stato... deprezzato. Eppure, ci dicono i bene informati, qualcosa si sta muovendo.


IL RITORNO - Da tutti invocato (da piazza, Città e tifosi) Marco Degennaro, architetto con altri protagonisti (Morelli e Petkovic) dell’ultimo grande ACB, potrebbe far rientro alla base dopo quasi 14 anni di assenza. Dopo aver lasciato il segno anche a Sion e Yverdon come direttore generale, il dirigente piemontese sarebbe pronto a tornare in campo. Ma in che forma?


GRUPPO NUOVO - Stando a nostre fonti, Degennaro rappresenterebbe una cordata locale, cordata che avrebbe già inoltrato una importante offerta a Pablo Bentancur. Marco assumerebbe il ruolo di DG e si occuperebbe del mercato. Alla presidenza verrebbe insediato un notabile della regione. Si va verso, insomma, ad una soluzione “bellinzonese”? Come si dice in questi casi, affaire a suivre.

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