Svizzera, 06 marzo 2024

"Antisemitismo e terrorismo islamico d’importazione: la situazione in Svizzera è sfuggita di mano?"

L'accoltellamento di un ebreo ortodosso da parte di un 15enne tunisino, naturalizzato svizzero, è all'origine di un'interpellanza del Consigliere nazionale Lorenzo Quadri al Consiglio federale. “Si tratta di un atto di terrorismo islamico e di un crimine d’odio. E, tra quelli registrati in Svizzera, è quello con l’autore più giovane” è la premessa dell'interpellanza, a cui seguono una serie di domande. La prima chiede quante persone residenti in Svizzera risultano 'a rischio di terrorismo' secondo le informazioni a disposizione delle autorità federali e di precisarne tipo di permesso e nazionalità (nel caso di cittadini svizzeri, di indicarne l’origine). Viene poi chiesto quale monitoraggio esiste sulla radicalizzazione dei giovani musulmani residenti in Svizzera.

Quadri in seguito interroga su quanto riportato dal Tages-Anzeiger che ha raccolto le dichiarazioni di un esperto di radicalizzazione: “Sentiamo sempre più spesso nelle scuole che allievi musulmani hanno un atteggiamento antisemita” ha dichiarato l'esperto, affermazioni che l'esponente della Lega chiede al Consiglio federale di valutare.



“Se risultasse che l’attentatore di Zurigo si è radicalizzato (anche) in una moschea svizzera, il Consiglio federale sarebbe finalmente d’accordo di vietare i finanziamenti esteri alle moschee e centri culturali islamici? All’attentatore verrà ritirata la cittadinanza elvetica?” prosegue l'interrogazione di Quadri.

La domanda successiva riguarda le previsioni future sui numeri dei richiedenti asilo nel 2024. “Come valuta – scrive Quadri - il Consiglio federale la possibilità che nel 2024 arrivino in Svizzera 40mila richiedenti l’asilo (scenario che la SEM reputa possibile) in relazione al rischio che tra queste persone si celino dei musulmani radicalizzati?”

Viene poi chiesto al Consiglio federale di valutare il fatto che la Commissione federale contro il razzismo si sia affrettata a complimentarsi con la Fondazione per le processioni storiche di Mendrisio per la decisione (nel frattempo temporaneamente sospesa) di vietare il trucco facciale nero dei mori, ma sia rimasta finora silente su un gravissimo episodio di antisemitismo d’importazione?.

Infine, una domanda finale sempre sulla Commissione federale contro il razzismo: “Per la Commissione in questione, è più importante promuovere discutibili iniziative 'woke' che contrastare l’antisemitismo di matrice islamica?”

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