Una famiglia residente nel canton Argovia ha vissuto una notte di orrore la scorsa estate, quando una bambina di 9 anni è stata svegliata dal vicino 17enne che cercava di strangolarla. Per quanto sia grave l'accaduto, la giustizia e la polizia sarebbero stati particolarmente riservati dal momento che sia l'autore che la vittima erano minorenni al momento dei fatti e l'episodio non è mai stato riferito dai media. Ma nel frattempo una parte dei fatti potrebbe essere accertata.
Intorno alle 3:45, l'adolescente è tornato a casa da una festa, ubriaco, e ha deciso di fare irruzione in casa dei suoi vicini, senza che se ne sappia finora il motivo. Si recò allora nella stanza della ragazza. Secondo lui, lei è stata svegliata perché lui aveva lasciato cadere un coltello a terra mentre tirava fuori il cellulare per accendere la torcia. Temendo che lei urlasse e lui venisse catturato,eseguì una presa da arte marziale, una sorta di soffocamento, in modo che lei svenisse e rimanesse in silenzio.
I genitori hanno sentito la figlia soffocare e sono andati nella sua stanza mentre il ragazzo si è dato alla fuga. Ma è stato presto rintracciato. La polizia ha infatti ritrovato il coltello nella camera da letto della ragazza, oltre al suo portafoglio e un preservativo inutilizzato. Gli agenti sono andati a incontrarlo in mattinata. Nella stanza del giovane hanno trovato, tra le altre cose, una balestra e del metadone.
Contattati, i genitori del ragazzo non hanno voluto parlare. La giustizia minorile sta ancora indagando. I genitori della giovane spiegano che ancora oggi la figlia beneficia di un aiuto psicologico. Sperano che l'adolescente “non ritorni mai più nel quartiere” e che la punizione inflittagli sia esemplare.