Il presidente americano Joe Biden, sotto pressione dal catastrofico dibattito televisivo contro Donald Trump, giovedì ha commesso un'ennesima gaffe enorme, ancor prima dell’inizio di una conferenza stampa ritenuta cruciale per la sua candidatura presidenziale. Intervenendo al vertice della NATO a Washington, l'81enne democratico ha presentato il "presidente Putin" mentre invece accoglieva sul palco il capo di stato ucraino Volodymyr Zelenskyj.
“E ora voglio cedere la parola al presidente dell’Ucraina, che ha tanto coraggio quanto determinazione. Signore e signori, Presidente Putin”, ha dichiarato il presidente americano, che non è il suo primo spettacolare fallimento di questo tipo. Biden si è poi allontanato dal microfono prima di rendersi conto del suo errore e tornare a dire: “Batterà il presidente Putin. Il presidente Zelenskyj. Sono così concentrato nel battere Putin”.
I suoi avversari repubblicani si sono subito attivati per far circolare il video sui social network.
L'errore è di cattivo auspicio in vista della conferenza stampa che terrà alle 18:30 ora locale (00:30 in Svizzera). La sfida per il presidente americano sarà quella di rispondere, di esprimersi chiaramente, con voce sicura, senza note e in modo comprensibile.
Da parte democratica, molti dubitano che l'81enne presidente possa ancora salvare la sua candidatura, a poche settimane dalla convention per le nomine che si terrà dal 19 al 22 agosto a Chicago. "Né la conferenza stampa di stasera né l'intervista prevista per lunedì (all'emittente NBC, ndr) offriranno al presidente la salvezza politica che sta cercando", ha dichiarato in un comunicato Ritchie Torres, deputato democratico di New York.
Secondo il New York Times, la squadra elettorale composta da Joe Biden e dalla sua vice Kamala Harris ha iniziato a condurre con discrezione sondaggi sulle possibilità della 59enne vicepresidente di opporsi a Donald Trump. La principale persona coinvolta, la prima donna ma anche la prima persona di origine afroamericana e asiatica a ricoprire questo ruolo, è stata finora incrollabilmente leale. “Sapevamo che queste elezioni sarebbero state difficili (...) Ma se c’è una cosa che sappiamo del nostro presidente Joe Biden, è che è un combattente!” ha detto giovedì durante una manifestazione nella Carolina del Nord, promettendo, in un discorso energico: “Continueremo a lottare”.
Da quando è diventato presidente, Biden ha tenuto 36 conferenze stampa, secondo la ricercatrice Martha Joynt Kumar, citata da Axios. Tra i suoi ultimi sei predecessori, solo il repubblicano Ronald Reagan aveva fatto di meno. Alle sue spalle l'81enne ha anche una storia di gaffe e errori spettacolari. A febbraio ha parlato in rapida successione dell'ex presidente francese François Mitterrand, morto nel 1996, al posto di Emmanuel Macron, e ha menzionato il defunto Helmut Kohl al posto dell'ex cancelliere tedesca Angela Merkel.
Questa nuova gaffe di giovedì è un altro duro colpo per l'ottantenne presidente, che finora ha resistito alle richieste di ritiro provenienti dal suo partito ma anche da celebrità e personaggi facoltosi del mondo dello spettacolo. In un sondaggio diffuso giovedì dal Washington Post e dalla ABC, il 67% degli intervistati ritiene che il presidente americano dovrebbe ritirare la propria candidatura. Solo tra gli elettori democratici, questa è anche l’opinione della maggioranza, al 56%. Solo il 24% degli elettori giudica Joe Biden “mentalmente acuto”, mentre quasi il doppio (58%) ritiene che lo stesso sia per Donald Trump. Una dozzina di democratici eletti alla Camera dei Rappresentanti e un senatore hanno ora apertamente invitato il loro candidato ad abbandonare.