La Commissione europea ha approvato senza riserve l'acquisizione di Vodafone Italia ai sensi del regolamento sui sussidi esteri, ha annunciato martedì in un comunicato stampa l'azienda svizzera di telecomunicazione. La conclusione dell'operazione annunciata a metà marzo procede nel complesso secondo i piani e dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2025, stima Swisscom.
Il colosso blu ha ottenuto a maggio un finanziamento per l'acquisto di 8 miliardi di euro e ha ricevuto l'approvazione senza riserve della Presidenza del Consiglio dei ministri italiana e della Commissione svizzera della concorrenza (Comco). La transazione rimane soggetta ad altre approvazioni normative, inclusa quella dell’autorità italiana garante della concorrenza.
Quest'ultima ha annunciato una decina di giorni fa di aver aperto un'indagine approfondita ai sensi delle norme italiane sul controllo delle concentrazioni di mercato. Nelle sue considerazioni l'Autorità garante della concorrenza transalpina rileva che la fusione tra Swisscom e Vodafone Italia rischia di perturbare numerosi mercati delle telecomunicazioni, sia nel settore fisso che mobile e destinate al settore privato, commerciale o anche alla pubblica amministrazione. Interrogato dall'agenzia AWP, il gigante blu ha affermato che questa indagine non era nulla di insolito e che la fusione seguiva il suo piano. Lo storico operatore svizzero aveva siglato a marzo un accordo con la controparte britannica Vodafone Group per l'acquisto dell'intero operatore di rete mobile transalpino per 8 miliardi di euro (7,6 miliardi di franchi). Quest'ultima dovrà fondersi con Fastweb, la filiale transalpina già in mani del colosso blu. L'operazione sarà finanziata attraverso l'emissione di 4 miliardi di euro di obbligazioni a tasso fisso. Il saldo del conto sarà coperto da due prestiti bancari già disponibili per un totale di 3 miliardi di euro.