Sport, 10 ottobre 2024

L’11 ottobre, di venerdì: vince sempre l’Ambrì...

Domani si disputerà il primo derby stagionale. E c’è un dato statistico curioso

LUGANO - Domani venerdì 11 ottobre) torna il derby per eccellenza, torna la partita più importante per i ticinesi e il Canton Ticino. Alla Gottardo Arena si affrontano per la 256esima volta nella storia Ambrì Piotta e Lugano. In realtà, secondo i puristi, sarebbero 257: nel 1964 si giocò anche un match di Coppa Svizzera. Quindi una partita ufficiale. Le statistiche però non lo tengono considerazione. A livello di numeri, per altro, i bianconeri sono decisamente in vantaggio con 156 successi a 86 ed ultimamente hanno quasi sempre vinto. C'è però un dato che dovrebbe incutere un po' di timore (sportivo, s’intende) fra i tifosi bianconeri ed accendere invece la speranza in quelli biancoblù: quando i derby cadono il giorno 11 ottobre (come venerdì prossimo!) ad imporsi è sempre la squadra sopracenerina. Oggi il Mattino vi racconta quelle sfide e il contesto. 


Nei giorni scorsi andando a curiosare negli archivi e fra le statistiche riportate da Brenno Canevascini e dal collega Piergiorgio Giambonini ci siamo accordi che nelle uniche due occasioni (dal 1964 ad oggi), in cui si è giocato l’ 11 ottobre, ha vinto la squadra biancoblù. E in entrambi i casi, di venerdì! Un dato che ci ha permesso di rileggere e rivivere a distanza quelle due partite. La prima, l’11 ottobre del 1991, segnò una sorta di svolta, perché i leventinesi, che nelle stagioni precedenti avevano vissuto all’ ombra del Grande Lugano di John Slettvoll e Geo Mantegazza, erano riusciti con alcune mosse azzeccate di mercato, a ribaltare (momentaneamente) le gerarchie cantonali. In Leventina, grazie anche all’indimenticato direttore sportivo Sergio Gobbi, arrivarono due giocatori dalle ex repubbliche sovietiche: Juri Leonov (russo) e Petr Malkov (ucraino).


Il primo è un ala proveniente dalla Dinamo Mosca, il secondo è centro ed ha trascorsi nella “stellare” CSKA Mosca (quest’ ultimo per qualche partita è stato schierato al fianco di Bure e Kamensky!). I due danno spettacolo e nella prima stagione con la maglia HCAP mettono a segno numeri impressionati ( 31 reti e 35 assist per Malkov, 32 reti e 20 assist per Leonov). Alla guida dei biancoblù siede inoltre Brian Lefley, tecnico gentiluomo, una garanzia. Grazie al suo modo di fare garbato e deciso, alle sue conoscenze e alla sua furbizia tattica, porta l’Ambrì nei quartieri alti del campionato 1991/1992. A Lugano, per contro, si vive un po' sugli allori, anche se la squadra è forte e presenta due stranieri di qualità ossia il difensore Gaston Gingras e l’attaccante Gilles Thibaudeau. Entrambi sono canadesi.


Sulla panchina c'è sempre John Slettvoll, sempre più solo e sempre più rinchiuso fra le sue certezze e i suoi dogmi intoccabili. E così arriva l’11 ottobre del 1991, Ambrì e Lugano si trovano di fronte nella loro prima sfida stagionale: si gioca nella vecchia e mitica Valascia e i biancoblù dominano la scena. Per i padroni di casa è una serata trionfale (6-2): i “sovietici” regalano emozioni e gioco a volontà, al loro fianco si libera anche la vena realizzativa e la verve di Peter Jaks. I bianconeri invece dormono e vengono sovrastati. Quella partita è un po' l’emblema della stagione dei due club: i biancoblù saranno semifinalisti dei playoff (sconfitti dal Friborgo a pochi metri dalla finale) e i bianconeri verranno invece eliminati clamorosamente dallo Zurigo (che non era ancora la squadra di oggi). A fine campionato a Mago Slettvoll non verrà rinnovato il contratto. Apriti cielo!


Passano 11 anni e il secondo derby di campionato è previsto in Valle. Le due squadre si affrontano per la seconda volta nella storia il giorno 11 ottobre. Le cose però sono cambiate rispetto ad 11 anni prima: nel frattempo il Lugano ha vinto un titolo battendo in finale proprio i biancoblù e l’Ambrì è alle prese con problemi di natura economica. Le parti sono tornate ad invertirsi e i bianconeri, guidati da Jim Koleff, sono sempre ai vertici del campionato, anche se nel 2000 e nel 2001 hanno perso due finali contro gli ZSC Lions. Quella sera, però, il Lugano viene superato in tecnica, grinta ed efficacia dalla squadra diretta da Rotislav Cada. Finisce 4-1. Segnano i giovani Lakhmatov, Burkhalter, Camichel e Imperatori. Di Jeannin l’unico acuto ospite. Ma è solo un fuoco di paglia, perché a fine stagione i bianconeri (che nel frattempo hanno chiuso l’era Jim Koleff ingaggiando un certo Larry Huras) diventeranno campioni svizzeri per la sesta volta (con un grande Nummelin sulla tolda di comando) mentre i loro avversari di sempre usciranno ai quarti di finale. Vecchie storie, vecchie emozioni di un derby che suscita sempre grande interesse ed entusiasmo. E induce anche ad affidarsi alle statistiche.


MDD

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