Ivan Ballinari: lei subentra a Raoul Fontana, che è stato presidente per quasi un trentennio. Un impegno e una responsabilità non da poco.
Certo. E sono molto motivato. Cercherò di mettere a disposizione della società la mia esperienza maturata nel mondo del rally e di dare un ulteriore impulso al motorsport. Ho cambiato disciplina, questo è vero, ma porto con me la carica che mi caratterizzava nella mia precedente attività. Non sarà un compito facile ma grazie agli altri membri di comitato, ad Andrea Amato, Claudio Fasani, Jonathan Giudice e Moira Lucca, sono sicuro che ci toglieremo delle belle soddisfazioni.
La sua candidatura è stata caldeggiata dallo stesso Raoul Fontana.
È nata quasi per caso, grazie ad un amico comune. Ci siamo incontrati e Raoul mi ha esposto le sue idee sul futuro di questa disciplina e della nostra società. Le ho condivise e quindi ho accettato di prendere il suo posto. Come ho detto prima, succedere a qualcuno che è stato per diversi anni alla testa di un associazione non è facile.
La Lugano Kart in quasi 30 anni di attività ha avuto modo di crescere e di ottenere dei buoni risultati.
Credo che abbia vinto 24 titoli a livello nazionale ma non solo: ha formato diversi piloti poi diventati famosi: Kim Daldini, Stefano Comini, Raffaele Marciello ed Alex Fontana, Simona De Silvestro (approdata in Formula Indy), Christian Klien (che ha gareggiato in Formula 1) oltre a Moira Lucca, che ha corso sia nel kart che nel rally. Ci tengo a sottolineare il fatto che il movimento giovanile è sempre stato, e spero lo sarà anche in futuro, un fiore all occhiello della nostra società.
Fra i successi del passato non possiamo dimenticare il Trofeo Città di Lugano.
Esatto. Furono edizioni davvero entusiasmanti, attorno allo stadio di Cornaredo. Una rassegna che lanciò anche piloti che sarebbero arrivati a grandi livelli, cito Alex Fontana, Raffaele Marciello, Simona DeSilvestro, Sébastien Buémi e Christian Klien. Oggi è difficile ipotizzare che si possa ripetere questa esperienza. Ma sarebbe davvero bello riproporla. E magari in un altro scenario: non più in zona stadio
ma nel centro. Lugano si presterebbe benissimo per un GP di kart sul lungolago e dintorni. Ma questo è un altro discorso: troppi paletti, troppa burocrazia. Abbiamo visto come è finita la storia del GP di formula E...
Negli ultimi anni tuttavia le vostre attività si sono gradatamente ridotte.
Dobbiamo ricominciare e costruire un team con nuove leve, ripartendo dai più piccoli, dai ragazzini. Inizia un pratica un nuovo ciclo e il nostro scopo è proprio quello di formare dei nuovi Alex Fontana, piloti insomma che diano lustro al nostro club e alla Svizzera.
Lei è diventato presidente anche perché da qualche tempo suo figlio Jules si è avvicinato al kart.
Circa un anno fa Jules ha cominciato a guidare un minikart, il cosiddetto Puffo per poi passare ad un Rotax max mini. Ho trascorso insieme a lui tanti week end ed ho capito che si stava appassionado a questo sport. Poi abbiamo avuto la fortuna di condividere questa passione con altre famiglie e pian piano abbiamo formato un gruppo con cui trascorrere i fine settimana. In Italia o sul piano di Magadino, dove possiamo disporre di una bella pista. Quindi, per tornare alla sua domanda, quando mi sono incontrato con Raoul è stato più facile accettare questo ruolo.
Suo figlio ha esordito settimana scorsa. In Italia.
Sì, sul tracciato di Franciacorta, uno dei più famosi della Penisola, un tracciato che si trova nel Bresciano. Un occasione per Jules di conoscere questo mondo. Lui sta imparando e prende questo sport come un divertimento. Giusto. È solo un bambino. Ultimamente, poi, ha fatto dei progressi.
A.M.
Negli ultimi anni tuttavia le vostre attività si sono gradatamente ridotte.
Dobbiamo ricominciare e costruire un team con nuove leve, ripartendo dai più piccoli, dai ragazzini. Inizia un pratica un nuovo ciclo e il nostro scopo è proprio quello di formare dei nuovi Alex Fontana, piloti insomma che diano lustro al nostro club e alla Svizzera.
Lei è diventato presidente anche perché da qualche tempo suo figlio Jules si è avvicinato al kart.
Circa un anno fa Jules ha cominciato a guidare un minikart, il cosiddetto Puffo per poi passare ad un Rotax max mini. Ho trascorso insieme a lui tanti week end ed ho capito che si stava appassionado a questo sport. Poi abbiamo avuto la fortuna di condividere questa passione con altre famiglie e pian piano abbiamo formato un gruppo con cui trascorrere i fine settimana. In Italia o sul piano di Magadino, dove possiamo disporre di una bella pista. Quindi, per tornare alla sua domanda, quando mi sono incontrato con Raoul è stato più facile accettare questo ruolo.
Suo figlio ha esordito settimana scorsa. In Italia.
Sì, sul tracciato di Franciacorta, uno dei più famosi della Penisola, un tracciato che si trova nel Bresciano. Un occasione per Jules di conoscere questo mondo. Lui sta imparando e prende questo sport come un divertimento. Giusto. È solo un bambino. Ultimamente, poi, ha fatto dei progressi.
A.M.