Il Municipio di Bellinzona ha annunciato l’intenzione di ricorrere contro la sentenza della Pretura penale di Bellinzona che lo scorso 17 ottobre ha assolto Matteo Pronzini dalle accuse dell'esecutivo bellinzonese. Una scelta criticata dal Gruppo Lega dei Ticinesi di Bellinzona che ha inoltrato al Municipio di Bellinzona un'interpellanza in cui viene viene espresso come "l’esecutivo cittadino invece di accettare il verdetto, avrebbe quindi deciso di ricorrere, sebbene abbia già perso nell’ordine i due ricorsi presentati all’Autorità di ricorso della SSR e successivamente al Tribunale federale, nella stessa causa".
Per i leghisti della capitale la questione principale è la situazione che si era creata all’interno della Casa anziani di Sementina durante la pandemia. "Insomma, tre sonore sconfitte di fila non sono bastate al sindaco Branda e ai suoi colleghi per accettare con signorilità di aver perso su tutta la linea. Tre sentenze di altrettante autorità giudiziarie non sono state ritenute sufficienti dal Municipio. È imbarazzante che la Città di Bellinzona continui ad essere sui media con azioni di dubbio gusto, oltretutto legate a un triste episodio di questi ultimi anni. Un modo di proporsi che infastidisce i cittadini; non osiamo pensare allo sconcerto delle persone coinvolte da vicino nella lunga serie di decessi e che ancora oggi non sanno darsi una spiegazione sull’accaduto. L’immagine della Città viene danneggiata dal medesimo esecutivo, che invece dovrebbe valorizzarla".
Il ricorso del Municipio viene quindi giudicato come "una vergogna, ma non di certo una sorpresa". Il Gruppo ha infatti citato un clima di "arroganza e una situazione di lesa maestà” che si riscontra "con una certa regolarità quando ci si rapporta – seppur nei dovuti modi - con il Municipio, è evidente e fastidioso, oltre a non facilitare il dialogo e ad accettare il confronto".
Il fatto più recente risale all’ultima seduta di Consiglio comunale quando il Municipio aveva deciso di non rispondere ad alcune sollecitazioni di vari consiglieri comunali. "La censura 'silenziosa' contro un consigliere comunale non può e non deve tenere in ostaggio gli altri 59. L’esecutivo è tenuto a rispondere a domande pertinenti, di interesse pubblico e incentrate sul bene del comune e non schierarsi dietro un no comment. Questo atteggiamento denota poco rispetto verso il legislativo che rappresenta tutti i cittadini di Bellinzona". Tornando al ricorso contro Pronzini, alcuni municipali sostengono che la causa sia stata portata avanti a titolo personale e non dal Municipio. "Una differenza sostanziale, poiché ciò significa che i costi del patrocinatore dei municipali ricadrebbero sugli stessi e non sui conti della Città. Ad oggi però nessuno di loro ha mai ritenuto di dover smentire e correggere i media che indicano sempre il Municipio".
Sulla base di queste premesse, il Gruppo chiede al Municipio:
1. Il Municipio è veramente intenzionato a ricorrere contro il proscioglimento di Matteo Pronzini dall’accusa di ingiuria e calunnia?
2. Quali sono i motivi che non farebbero desistere il Municipio da un ulteriore ricorso dopo l’esito sfavorevole dei precedenti? Che cosa vuole dimostrare il Municipio reiterando, tra l’altro, un episodio doloroso della storia recente cittadina?
3.Non ritiene il Municipio una scelta inopportuna quella di perseverare su questo tema, quando il quadro complessivo della Città meriterebbe invece maggiore attenzione nell’interesse dell’immagine cittadina e soprattutto dei suoi cittadini?
4. Non ritiene il Municipio che una Città che parla di progetti strategici, di milioni di investimenti, …, meriti di più dal proprio esecutivo, piuttosto che ricorsi temerari dove l’unico obiettivo è quello di censurare le voci discordanti riguardo all’attività del Municipio, voci che si esprimono in ogni caso nel rispetto del principio della libertà di espressione e di opinione, soprattutto all’interno di un discorso politico?
5. Per i ricorsi menzionati (SSR, Tribunale federale, pretura penale) quanto è stato speso dalla Città e chi sono stati gli avvocati scelti?
6. Corrisponde al vero che la denuncia contro Pronzini è stata fatta a titolo personale dagli allora municipali e che quindi gli stessi prendono singolarmente a carico tutti i costi generati? Se così fosse perché il Municipio non ha mai chiesto una correzione di quanto scritto dai media?
7. Il Municipio non ritiene utile comunicare in maniera trasparente verso i cittadini le sue intenzioni in merito?