Il consigliere federale dell'UDC Albert Rösti si trova improvvisamente sotto pressione: secondo gli ultimi sondaggi, il progetto di ampliamento delle autostrade potrebbe essere respinto nel voto di domenica prossima, nonostante il ministro dei Trasporti abbia investito molto nella campagna elettorale e che i primi sondaggi davano un esito positivo. “Dall’ampliamento della rete autostradale trarranno vantaggio tutti, anche chi non possiede un’auto, perché un progetto del genere andrà a vantaggio del trasporto merci”, spiega Albert Rösti in un’intervista a “SonntagsZeitung”.
Inoltre, per il consigliere federale gli ingorghi stradali rappresentano un rischio per la sicurezza e l'ambiente. “Ogni volta che un camion si avvia o frena, consuma fino a due litri di gasolio a seconda delle sue dimensioni. In Svizzera realizziamo già 48'000 ore di imbottigliamento all'anno. Come Ministro dei Trasporti, non posso accettarlo”, ha detto.
Nell'intervista Rösti replica a un'altra argomentazione degli oppositori, spesso sentita durante la campagna elettorale: secondo lui l'ampliamento di un'autostrada non genera più traffico. “Riporta semplicemente in autostrada le auto che avevano deviato su strade secondarie a causa degli ingorghi. Questo alleggerisce i villaggi”, dice.
Rösti inoltre ritiene che ciò che fanno gli avversari non sia onesto. “In Svizzera il 75% degli spostamenti viene effettuato in automobile, mentre i trasporti pubblici rappresentano solo il 21%. Non possiamo dire a tutti i pendolari di prendere il treno, perché non abbiamo abbastanza capacità”, osserva.
Se il consigliere federale riconosce che nel suo partito c'è una certa riluttanza ad accettare l'ampliamento delle autostrade a causa della crescita costante della popolazione, invita comunque gli elettori dell'UDC ad approvare il progetto, altrimenti saranno loro stessi puniti. “Un no non fermerà l’immigrazione, e gli ingorghi non scompariranno certamente”, conclude.