LUGANO – Ormai la caduta libera verso il baratro sembrerebbe irrefrenabile. Neanche le parole di capitan Thürkauf dopo il KO di venerdì contro il Losanna sono servite, così come a poco contano quelle rilasciate da Gianinazzi al termine della brutta sconfitta rimediata a Porrentruy contro un’Ajoie capace ora di riportarsi a -6 dai bianconeri in classifica: il baratro, il fondo della graduatoria si avvicina sempre più.
Commentare le partite del Lugano risulta anche complicato, perché il finale è quasi sempre lo stesso, l’atteggiamento anche, la trama varia ma tutto sommato i bianconeri da ottobre ad ora sono praticamente sempre apparsi uguali: incapaci di affrontare le difficoltà e deboli, debolissimi mentalmente. La fotografia di tutto questo periodo l’ha data la Cornèr Arena venerdì sera: semi vuota con tanto di fischi all’indirizzo di una squadra allo sbando.
La classifica piange sempre più, il futuro sembra incerto e cupo e, in qualche modo, c’è bisogno di una scossa. Scossa che potrebbe anche arrivare con l’addio a Luca Gianinazzi. Per carità, l’head coach non è certo il primo e solo responsabile di una situazione incredibile, difficilmente immaginabile a inizio stagione, ma non pensare a un suo allontanamento per provare a motivare un gruppo ormai in totale confusione sarebbe sciocco.
Lo stesso Gianinazzi ha detto di non voler assolutamente abbandonare la “nave”, ma tra il dire e il fare spesso ci passa il mare… vedremo cosa ne penserà la società che, almeno questa volta, deve farsi sentire, deve battere un colpo, prima che la situazione diventi irrimediabile.