L'annuncio delle dimissioni di Viola Amherd per fine marzo potrebbe segnare la fine anche di Ignazio Cassis. Una questione affrontata giovedì dalla trasmissione “Heute Morgen” della radio tedesca SRF a cui erano presenti il presidente del PLR Thierry Burkart e il suo omologo del Centro Gerhard Pfister. All'occasione Burkart ha affermato che “sarebbe essere indecente da parte mia come presidente del partito, fare pressione su un membro del Consiglio federale”. Secondo lui le dimissioni di un consigliere federale sono affari dell'interessato.
Propositi simili dal presidente del Centro Gerhard Pfister secondo cui "faremmo bene a lasciare agli stessi consiglieri federali la decisione sulle loro dimissioni" e di aggiungere di non vedere alcun segno di stanchezza da parte del direttore del DFAE.
Frasi probabilmente di circostanza, in quanto in realtà le dimissioni di Amherd mettono sotto pressione Cassis perchè si ritiri a sua volta. Il motivo è che, dalle ultime elezioni federali, il Centro e il PLR non sono mai stati così vicini in termini di elettorato e i due seggi PLR non sono garantiti come in passato.
Se Cassis decidesse di dimettersi insieme a Amherd, spiega il Blick, il PLR avrebbe maggiore facilità a difendere il suo seggio in quanto l'elezione di due esponenti del Centro in una volta sola è vista come estremamente difficile. Inoltre, il successore di Cassis verrebbe eletto prima di quello di Amherd, dato che il primo ha avuto un mandato più lungo, e difficilmente un esponente del Centro vuole rischiare di "bruciarsi" proprio prima dell'elezione del successore di Amherd in cui l'elezione di un "centrista" è praticamente scontata.