Il Primo Ministro Sébastien Lecornu ha presentato lunedì le sue dimissioni a Emmanuel Macron, che le ha accettate, dopo che non è passato nemmeno un mese dalla sua nomina, avvenuta il 9 settembre. Negli scorsi giorni Lecornu era stato attaccato sia dall'opposizione che dagli alleati dei Republicains (destra) dopo aver presentato parte del suo governo domenica sera. La sua squadra ministeriale è quindi durata solo circa dodici ore.
Lecornu, che rimarrà il Primo Ministro della Quinta Repubblica con durata più breve, avrebbe dovuto presentare martedì la sua dichiarazione di politica generale all'Assemblea Nazionale, insieme alle sue linee guida di bilancio generali. Le sue dimissioni gettano la Francia in una crisi politica senza precedenti da diversi decenni, ponendo Emmanuel Macron in prima linea, tra le crescenti richieste di un nuovo scioglimento, o addirittura delle dimissioni del capo dello Stato.
Il Paese ha avuto cinque Primi Ministri dalla rielezione di Emmanuel Macron nel maggio 2022. La nomina di Lecornu, Ministro delle Forze Armate vicino a Macron, aveva subitato suscitato le critiche della sinistra e del Raggruppamento Nazionale, che hanno ripetutamente minacciato una rapida censura in caso di una netta rottura politica. Ma Lecornu ha dovuto anche affrontare una rivolta all'interno della sua fragile coalizione di governo.
I Repubblicani hanno aumentato la pressione negli ultimi giorni, subordinando la loro partecipazione a ulteriori impegni da parte del Primo Ministro, in particolare in materia di immigrazione. Hanno anche chiesto di avere un terzo degli incarichi ministeriali. La presentazione della sua squadra domenica sera, che sottolinea le riconferme e segnala il ritorno al governo dell'ex Ministro dell'Economia Bruno Le Maire, ritenuto responsabile della situazione di bilancio, ha ulteriormente infiammato la situazione, al punto da costringere Lecornu alle dimissioni lunedì mattina. Questa instabilità ha causato un calo di quasi il 2% della Borsa di Parigi lunedì mattina. Quasi contemporaneamente all'annuncio delle dimissioni, il presidente del Raggruppamento Nazionale, Jordan Bardella, ha chiesto a Emmanuel Macron di sciogliere l'Assemblea Nazionale e di indire nuove elezioni legislative anticipate.