Il Consiglio federale ha approvato oggi il mandato negoziale per un trattato internazionale con l'Ucraina, segnando un passo cruciale verso una cooperazione rafforzata tra la Confederazione e il paese colpito dalla guerra. L'obiettivo principale è creare una base legale per favorire il coinvolgimento del settore privato svizzero nel processo di ricostruzione dell’Ucraina.
Settore privato al centro della ricostruzione
Le sfide legate alla ricostruzione del paese sono enormi e richiedono il contributo non solo degli Stati, ma anche delle imprese private. Durante il recente Forum Economico Mondiale (WEF) di Davos, il 23 gennaio, Svizzera e Ucraina hanno già firmato una dichiarazione d’intenti per intensificare la cooperazione con le aziende elvetiche già attive in territorio ucraino.
Tuttavia, per coinvolgere nuove imprese svizzere sarà necessario un trattato internazionale, che sarà sottoposto a referendum e avrà una durata limitata nel tempo. Questo trattato mira a fornire il quadro normativo necessario per favorire investimenti e collaborazioni tra i due paesi.
Importanti risorse finanziarie in gioco
Il Consiglio federale aveva già destinato 500 milioni di franchi il 26 giugno 2024 per sostenere l'impegno delle imprese svizzere nella ricostruzione ucraina. Tali interventi rientrano nel più ampio programma nazionale per l’Ucraina 2025-2028, ancora in fase di finalizzazione, che prevede un budget complessivo di 1,5 miliardi di franchi.
Consultazione parlamentare in arrivo
Il prossimo passo sarà la consultazione delle Commissioni della politica estera del Parlamento sul mandato negoziale. Con questo trattato, la Svizzera punta a consolidare il suo ruolo non solo come sostenitore diplomatico, ma anche come partner economico strategico per la rinascita dell’Ucraina.