L'abolizione dell'imposta sul valore locativo sulle residenze primarie e secondarie, deciso recentemente dalle Camere federali, ha spinto il granconsigliere Alessandro Mazzoleni (Lega dei Ticinesi) a inoltrare un'interrogazione al Consiglio di Stato su quali saranno gli effetti di questo cambiamento in Ticino. L'interrogazione di Mazzoleni intende fare chiarezza per quanto riguarda l'occupazione da parte di cittadini domiciliati in altri Cantoni o Paesi che, di fatto, risiedono stabilmente nel nostro territorio senza trasferire il loro domicilio fiscale. Situazione questa che “comporta non poche implicazioni sia fiscali che amministrative tanto per i Comuni quanto per il Cantone”, scrive il deputato leghista.
Dopo l'invito rivolto al Governo di fornire cifre e dati sulle residenze secondarie e sul numero di cittadini che risiedono regolarmente in Ticino senza spostare il loro domicilio, Mazzoleni chiede quali saranno le eventuali misure correttive e le eventuali proposte per il nostro Cantone e se è ipotizzabile “l’introduzione di una tassa sulle “case secondarie fredde” (non locate a scopo turistico) in proprietà a cittadini non domiciliati fiscalmente in Ticino?”.
Inoltre, chiede anche quali saranno le ripercussioni di tale tassa sul mercato immobiliare ticinese, e se “l’implementazione di un’eventuale tassa sulle 'case secondarie fredde', da intendere eventualmente come una percentuale fissa sul valore di stima in base alla tassazione, risulterebbe gestibile e 'vantaggiosa' dal punto di vista burocratico?”.